Per anni, One Piece ha rincorso Dragon Ball come simbolo del successo targato Toei Animation, ma è sempre rimasto un passo indietro rispetto alla saga che vede Goku protagonista, vera punta di diamante dello studio e icona globale dell’animazione giapponese. Tuttavia, secondo l’ultimo report finanziario di Toei, tra aprile e giugno 2025 One Piece ha superato Dragon Ball nei ricavi trimestrali, ridefinendo così l’equilibrio tra le due saghe più leggendarie dell’anime.
Secondo i dati riportati da IMDb, One Piece ha generato un incasso di 6,1 miliardi di yen (circa 39 milioni di dollari), staccando Dragon Ball, fermo a 5,16 miliardi di yen (circa 33 milioni di dollari). Nonostante la resilienza della saga di Goku, è evidente che la ciurma di Cappello di Paglia stia vivendo una seconda età dell’oro, alimentata da un’esposizione mediatica trasversale e da una strategia commerciale estremamente aggressiva.
Il trionfo di One Piece è il frutto di un’accelerazione su più fronti. L’arco di Egghead nell’anime continua a riscuotere un successo crescente, mentre l’adattamento live-action targato Netflix, accolto con entusiasmo in tutto il mondo, ha fatto da trampolino verso nuove fasce di pubblico. A questo si aggiunge l’impennata nel merchandising, tra action figure da collezione, capsule collection ed eventi dedicati al 25° anniversario dell’opera di Eiichiro Oda. Tutto ciò ha trasformato One Piece in un fenomeno pop sempre più trasversale, capace di coniugare nostalgia e innovazione.

La pausa che ha favorito il sorpasso di One Piece
Dragon Ball non è in crisi, ma sta pagando il prezzo di una fase interlocutoria. L’assenza di nuovi episodi o lungometraggi all’inizio del 2025 ha frenato l’impulso commerciale del brand, che continua comunque a macinare ricavi grazie a un vasto bacino di fan storici e a un mercato di gadget sempre florido. Ma nel panorama ultra-competitivo dell’animazione giapponese, non basta più il solo richiamo della nostalgia.
Secondo il report di Toei, la performance dell’opera di Akira Toriyama mostra quanto anche i giganti possano essere scalfiti se non accompagnati da contenuti freschi e coinvolgenti. Il rischio non è quello di un declino, ma piuttosto di un temporaneo appannamento, in attesa di nuove produzioni attualmente in fase di sviluppo. E intanto, altri titoli approfittano del momento per consolidare un dominio sempre più globale.
Il successo dell’opera dei Eiichiro Oda più che essere un semplice record contabile, è propriamente un segnale di trasformazione per l’intero settore anime. La chiave risiede in primo luogo nella forza del marchio sempre più conosciuto e noto al pubblico, seguito dalla capacità di rinnovarsi, espandersi e dialogare su più piattaforme. La ciurma di Luffy l’ha capito prima di tutti.
