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Blitz dell’FBI contro la pirateria: chiuso un noto sito pirata Nintendo, ma nel comunicato spunta un dominio errato

Dietro la patina di un semplice dominio digitale, NSW2U si era trasformato in uno snodo centrale della pirateria videoludica a livello globale. Secondo l’FBI, attraverso la piattaforma sarebbero stati effettuati circa 3,2 milioni di download illegali, con un danno economico stimato di 170 milioni di dollari per i titolari dei diritti. Il sito, attivo da oltre cinque anni e inizialmente conosciuto come Switch‑xci, aveva raggiunto secondo SimilarWeb un traffico mensile di circa due milioni di visitatori.

L’operazione che ha portato al sequestro di NSW2U e di altri domini adiacenti, come ps5pkg.net, ha visto la collaborazione tra l’FBI e la FIOD, la polizia fiscale olandese. Un intervento su scala internazionale motivato dalla presenza fisica dei server incriminati nei Paesi Bassi, considerati da anni una sorta di rifugio tecnico per hosting ad alto rischio. Il comunicato diffuso dall’agenzia americana lascia intuire un’indagine più ampia che coinvolgerebbe l’intera infrastruttura dei network pirata, anche se, almeno per ora, non si registrano arresti o udienze pubbliche.

A conferma della rilevanza del caso, NSW2U era già stato inserito dall’USTR, l’Ufficio del Rappresentante per il Commercio degli Stati Uniti, nella lista nera dei siti pirata più influenti a livello globale. L’azione repressiva si inserisce dunque in un contesto più ampio di lotta alla distribuzione non autorizzata di contenuti digitali, un fenomeno che, con la crescita delle console come la Nintendo Switch, ha assunto proporzioni difficilmente contenibili.

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Blitz dell'FBI contro la pirateria: chiuso un noto sito pirata Nintendo, ma nel comunicato spunta un dominio errato 3

Il dopo NSW2U: come la pirateria sfida l’FBI

Curioso, se non paradossale, è l’errore di battitura presente nel comunicato del 10 giugno, dove veniva indicato ps4pkg.net come uno dei domini coinvolti, un indirizzo in realtà mai registrato. La svista è stata corretta in seguito a una richiesta di chiarimenti, con una portavoce dell’FBI che ha ammesso la confusione e confermato che il sito corretto fosse invece ps5pkg.net. Un dettaglio che sarebbe potuto passare inosservato se non fosse stato per la segnalazione di alcuni esperti del settore e creator come SomeOrdinaryGamers.

Come spesso accade in questi casi, il vuoto lasciato dalla rimozione del sito è stato riempito da una miriade di “repliche” più o meno attendibili. In particolare, domini come nsw2u.games sono spuntati quasi immediatamente dopo il blitz dell’FBI, tentando di intercettare il traffico residuo degli utenti. Tuttavia, dietro l’illusione di un accesso ininterrotto ai contenuti si cela spesso uno scenario ben più insidioso, in cui numerose società di sicurezza informatica segnalano la presenza di script malevoli, pubblicità invasive e concreti rischi legati al malware. Alcuni suggeriscono l’uso di adblocker e antivirus, ma la raccomandazione principale resta quella di evitare del tutto queste pagine.

In un panorama dove la pirateria continua a reinventarsi, il caso NSW2U dimostra quanto sia difficile per le autorità estirpare completamente questo tipo di attività. Nonostante le operazioni federali e le collaborazioni internazionali, il fenomeno si sposta, cambia pelle, e sopravvive. Resta da vedere se l’offensiva guidata dall’FBI porterà a risultati duraturi o se si tratterà dell’ennesimo colpo di teatro nel lungo braccio di ferro tra pirati digitali e istituzioni.

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Blitz dell'FBI contro la pirateria: chiuso un noto sito pirata Nintendo, ma nel comunicato spunta un dominio errato 4

Leggi anche: Pezzotto e pirateria digitale: arrivano anche le truffe, con false multe per aver usato servizi illegali

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Andrea Moffa

Andrea Moffa

Eroe numero 50 di Overwatch 2. Appassionato di notizie videoludiche. Esploro e condivido le avventure e le ultime info di questo mondo in continua espansione.

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