Dr Commodore
LIVE

Temu è una delle app meno invasive di Facebook e Instagram, secondo uno studio inglese

Temu, la piattaforma e-commerce cinese che ormai tutti conoscono, presa spesso di mira per offerte che fanno alzare più di un sopracciglio. Non che manchino gli aspetti positivi, tra cui ora figura anche l’essere una delle app meno invasive di tutte.

Temu è una delle app meno invasive di tutte, stando a una recente ricerca inglese

A rivelarlo è un’indagine indipendente di Which?, rinomata organizzazione britannica per la tutela dei consumatori, che ha passato al setaccio 20 delle app più popolari nel Regno Unito, tra cui figurano oltre a Temu: Facebook, Instagram, TikTok, Amazon e AliExpress. L’organizzazione le ha valutate in base alle autorizzazioni richieste e al tipo di tracciamento attivato nei dispositivi degli utenti, scoprendo che Temu è l’app che ne richiede meno di tutte, solo 12.

A differenza di tante altre “colleghe”, l’app della piattaforma e-commerce infatti non chiede agli utenti di poter accedere al microfono o ai file presenti sul telefono, e quindi risulta salvaguardare una certa parte della privacy degli utenti. E la cosa stupisce, considerato che in passato Temu era stata criticata per delle sedicenti “anomalie tecniche” che per molti fungevano come pretesti per nascondere la trasmissione dei dati degli utenti ad attori terzi. Le possibilità sono due: o l’app non ha mai preso dati degli utenti ed è stata quindi accusata ingiustamente, oppure delle cose sono cambiate dopo le segnalazioni.

Temu

I dati generali dell’indagine di Which?: 882 richieste di autorizzazioni da parte delle app

Probabilmente non sapremo mai la risposta, ma possiamo osservare i dati complessivi raccolti da Which?. Stando all’indagine, i permessi totali richiesti dalle app sono ben 882, di cui 78 considerati potenzialmente rischiosi per la privacy in quanto rappresentano strumenti di monitoraggio molto invasivi.

Secondo i dati raccolti, 15 delle 20 app indagate chiedono la posizione GPS precisa dell’utente, mentre 16 possono generare finestre pop-up al di sopra di altre applicazioni. Due dinamiche che aprono interrogativi sul reale livello di consapevolezza degli utenti riguardo alle informazioni personali condivise nell’uso quotidiano delle app.

Temu

Leggi anche Temu: il caso del video promozionale di TikTok di un tablet da 25€, oscurato dall’intervento del Codacons.

Articoli correlati

Yoel Carlos Schincaglia

Yoel Carlos Schincaglia

Nato il 14 febbraio 1997 a Bentivoglio, in provincia di Bologna. Grande appassionato principalmente di anime, poi anche di videogiochi e manga. Credo nella canzone che ho nel cuore!

Condividi