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L’AI nei luoghi di lavoro: oltre il 60% degli Italiani la utilizza regolarmente

L’intelligenza artificiale (AI) si è ormai affermata come elemento centrale nel mondo professionale italiano, con circa il 62% dei lavoratori che ne fa uso durante le proprie attività quotidiane. Questo dato emerge da una ricerca promossa da Babbel for Business, piattaforma specializzata nella formazione linguistica per aziende, in collaborazione con Censuswide. L’uso dell’intelligenza artificiale varia sensibilmente in base alla fascia d’età, l’utilizzo è poco diffuso tra le persone nate tra gli anni ’40 e ’60 il 64%, mentre tra le generazioni più giovani l’adozione raggiunge quasi la totalità (89%), con oltre un quinto che la impiega ogni giorno, considerandola un vero “collega digitale”.

Il panorama che si delinea non è solo fatto di opportunità, ma anche di riflessioni etiche. Oltre la metà degli intervistati (57%) ammette di provare un senso di colpa nell’affidarsi all’AI per svolgere mansioni professionali, una percentuale che sale addirittura al 79% tra i più giovani. Questa inquietudine è legata al timore di perdere competenze personali o di diventare eccessivamente dipendenti dalla tecnologia, un sentimento che rivela quanto l’innovazione digitale possa ridefinire non solo il lavoro, ma anche l’identità professionale. Conclude un buon 90% che teme per la propria sicurezza digitale.

l'intelligenza artificiale come supporto, non come sostituzione del lavoro umano
L'AI nei luoghi di lavoro: oltre il 60% degli Italiani la utilizza regolarmente 3

Settori di applicazione e impatto generazionale dell’AI

L’analisi evidenzia anche quali siano le attività più spesso affidate all’intelligenza artificiale. La creazione di contenuti è l’impiego più comune, indicato dal 32% degli intervistati, seguita dall’analisi dei dati e dalla produzione di report, che coinvolge il 25%, e dalle attività linguistiche, scelte dal 24%. In questo ultimo ambito, l’AI viene utilizzata soprattutto per la traduzione dei testi, indicata dal 38% degli utenti, per le correzioni grammaticali (37%) e per la riformulazione di contenuti (36%). Non sorprende quindi che chi opera in contesti multilingue consideri l’AI un supporto quotidiano, con il 26% che ne fa uso ogni giorno e una fiducia nelle traduzioni automatiche che raggiunge il 59%.

Sul fronte settoriale, l’utilizzo più elevato si registra nell’IT e telecomunicazioni (84%), seguita da risorse umane (72%) e dai comparti vendite, media e marketing (70%). Settori come la logistica, il commercio al dettaglio, la ristorazione e il settore alberghiero si attestano attorno al 60%, mentre l’industria manifatturiera, i servizi pubblici e la sanità registrano percentuali più contenute ma comunque rilevanti. L’85% degli utenti valuta positivamente l’impatto dell’AI sulla produttività, con le persone nate tra il 1946 e il 1964 che, superato il primo scetticismo, si dimostrano particolarmente soddisfatte (94%). Inoltre, oltre la metà di chi utilizza l’intelligenza artificiale (54%) ha ricevuto una formazione specifica, spesso fornita direttamente dalle aziende, un elemento fondamentale per un’integrazione tecnologica completa.

L’introduzione dell’intelligenza artificiale ha modificato radicalmente le abitudini lavorative di oltre 8 italiani su 10 (81%), influenzando anche i rapporti con colleghi e clienti. Tuttavia, circa un quarto dei lavoratori mantiene una preferenza per un affiancamento tra AI e metodi più tradizionali, segno di un equilibrio delicato tra innovazione e abitudini consolidate. Come sottolinea Maren Pauli, responsabile didattico di Babbel for Business, è fondamentale comprendere le modalità con cui i professionisti integrano l’AI per sviluppare percorsi formativi aggiornati e in grado di valorizzare le competenze linguistiche, rispondendo così alle sfide di un contesto lavorativo sempre più automatizzato.

AI come ChatGPT che beve un bicchiare d'acqua
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Andrea Moffa

Andrea Moffa

Eroe numero 50 di Overwatch 2. Appassionato di notizie videoludiche. Esploro e condivido le avventure e le ultime info di questo mondo in continua espansione.

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