Peter Jackson, vincitore dell’Oscar per Il Signore degli Anelli, non dirige un lungometraggio da più di dieci anni. Il suo ultimo film, Lo Hobbit: la battaglia delle cinque armate, è uscito nel 2014. Da allora, Jackson si è dedicato ai documentari con They Shall Not Grow Old del 2018 e The Beatles: Get Back. Recentemente Jackson nel corso di un’intervista ha condiviso degli aggiornamenti e delle motivazioni su questa sua pausa dal mondo del cinema.
“No, no. Non sono certo in pensione. Attualmente stiamo lavorando a tre diverse sceneggiature. Stiamo producendo e scrivendo The Hunt for Gollum, che Andy Serkis dirigerà l’anno prossimo. Mi è piaciuto lavorare ai documentari e ovviamente a Get Back, il progetto sui Beatles. Mi sono divertito a fare diverse cose con i Beatles, il che è fantastico, e probabilmente continuerà a farlo”.

Peter Jackson, non solo cinema nel suo futuro
Recentemente, Peter Jackson ha dato la priorità a Colossal, la società di bioscienze di cui è uno dei principali investitori. Insieme all’amministratore delegato della società, Ben Lamm, e all’archeologo Kyle Davis, Jackson sta cercando di riportare il Moa gigante dall’estinzione.
“Per me, de-estinguere i Moa sarebbe altrettanto eccitante, se non più eccitante, di qualsiasi film che potrei fare. Ho fatto molti film, ma vedere il Moa gigante riportato in vita sarebbe un livello di eccitazione che credo supererebbe qualsiasi cosa in questo momento”.
Colossal Biosciences ha annunciato uno sforzo per ingegnerizzare geneticamente gli uccelli viventi in modo che assomiglino all’estinto Moa gigante dell’Isola del Sud – che un tempo era alto 3,6 metri – con un finanziamento di 15 milioni di dollari da parte di Jackson e della moglie Fran Walsh. La collaborazione comprende anche il Centro di ricerca Ngāi Tahu, con sede in Nuova Zelanda, paese natale del regista.