Un’aggressione che scuote le fondamenta della convivenza civile arriva da Saltrio, piccolo comune della Lombardia incastonato nel verde del Varesotto e a due passi dalla Svizzera. Durante la serata di domenica 30 Luglio 2025, al termine della festa degli Alpini sul Colle San Giorgio, il sindaco Maurizio Zanuso è stato vittima di un attacco fisico da parte di un residente del paese, da tempo in opposizione all’installazione di un’antenna 5G in un’’rea comunale.
Secondo quanto raccontato dallo stesso primo cittadino e riportato dal Corriere, l’uomo, noto per le sue contestazioni sul progetto e già autore di esposti legali contro l’infrastruttura, lo avrebbe prima minacciato verbalmente durante l’evento e poi seguito nel buio mentre si dirigeva verso la propria auto. È stato lì che la situazione è degenerata, con l’aggressore che lo ha colpito con pugni e graffi, afferrandolo per il collo e scaraventandolo a terra, rompendogli anche gli occhiali. Solo l’intervento di alcuni presenti, allertati dalle urla, ha messo fine all’assalto.
Zanuso è stato trasportato all’ospedale di Varese in codice giallo e gli sono stati diagnosticati 15 giorni di prognosi. I carabinieri hanno raccolto la denuncia per lesioni e avviato un’indagine per chiarire l’esatta dinamica dei fatti. Intanto, la notizia ha provocato sgomento tra i poco meno di tremila abitanti di Saltrio, dove tutti conoscono tutti e un atto di violenza simile suona del tutto fuori scala rispetto alla quiete che da sempre contraddistingue il luogo.

La tensione e la disinformazione scuotono la Lombardia
L’aggressione al sindaco non è soltanto un episodio isolato di violenza personale, ma l’emblema di una tensione crescente che circonda la tecnologia 5G, spesso oggetto di timori e sospetti, talvolta alimentati da disinformazione o percezioni distorte. In molte realtà italiane, l’arrivo di antenne e impianti connessi alla rete di nuova generazione ha innescato proteste, raccolte firme, esposti e, in casi estremi, atti vandalici. Ma raramente si era arrivati al punto di un’aggressione fisica nei confronti di un amministratore pubblico.
Nel caso di Saltrio, il conflitto si è cristallizzato in un dissenso prolungato da parte di un residente il cui terreno confina con quello comunale dove sorge l’antenna. La frustrazione, probabilmente alimentata da un senso di impotenza, si è trasformata in un gesto estremo, da condannare senza esitazione ma che obbliga anche a riflettere sulla gestione del dialogo pubblico. “Non immaginavo si potesse arrivare a tanto”, ha dichiarato Zanuso, invitando i cittadini a rivolgersi sempre in maniera civile all’ufficio del sindaco che, a detta sua, è sempre aperto per risolvere ogni questione.
Il caso di Saltrio sottolinea la difficoltà di conciliare innovazione tecnologica, esigenze collettive e interessi individuali in un contesto dove la fiducia nelle istituzioni locali è fondamentale per evitare degenerazioni. La sfida per le amministrazioni, specie nei piccoli centri, non riguarda solo la gestione dei servizi, ma anche la costruzione di un dialogo costante con i cittadini, capace di anticipare i conflitti prima che esplodano.
