La terza stagione di Squid Game, da poco approdata su Netflix, sta vivendo un curioso paradosso: mentre la critica applaude, il pubblico sembra voltare le spalle. Su Rotten Tomatoes, la serie sudcoreana vanta attualmente un 89% di recensioni positive da parte dei critici, un netto miglioramento rispetto alla controversa Stagione 2. Tuttavia, il pubblico assegna alla nuova stagione appena il 45% di gradimento su oltre 100 valutazioni.
Un riscatto creativo (secondo la critica)
Secondo molti recensori, la terza stagione corregge le dissonanze della precedente. Dopo un debutto epocale nel 2021, Squid Game era scivolata in una “crisi da secondo album”: la Stagione 2, rilasciata alla fine del 2024, aveva diviso la fanbase e lasciato l’amaro in bocca. Con la Stagione 3 — pensata come una sorta di “Parte 2.5” — il creatore Hwang Dong-hyuk avrebbe ritrovato la bussola, bilanciando il thriller survival con la critica sociale che aveva reso celebre la serie.
Roxana Hadadi di Vulture scrive: “È nella rappresentazione dei VIP che Squid Game ci ricorda che, se siamo qui solo per lo spettacolo dell’orrore e non per assorbirne il messaggio, allora siamo parte del problema.” E ancora: “La serie suggerisce che i veri surrogati dello spettatore non siano i protagonisti in cerca di riscatto, ma i voyeur privilegiati che osservano.”

Il pubblico dice no
Dall’altra parte, parte della critica e molti spettatori denunciano una perdita di empatia e una narrazione diventata cinica. Angie Han di The Hollywood Reporter afferma: “La terza, e fortunatamente ultima, stagione di Squid Game conferma che dovevamo abbandonare quell’isola maledetta già dopo la prima vittoria di Gi-hun.”
Il pubblico pare condividere questa visione: il 45% di audience score indica una frattura sempre più marcata tra le intenzioni autoriali e le aspettative di una fanbase ormai stanca del tono “doom and gloom”.

Il tramonto di un fenomeno globale?
Il dibattito, come leggiamo anche su Comic Book è aperto da Squid Game 3 suggerisce che la serie potrebbe non essere più il fenomeno globale nato in piena pandemia, ma piuttosto un prodotto figlio del suo tempo, destinato a spegnersi lentamente. Con la conclusione della terza stagione, resta la domanda: Squid Game ha davvero chiuso il cerchio o ha semplicemente perso la sua voce?