Il primo passo ufficiale nel mondo delle corse urbane autonome è arrivato, con Tesla che ha lanciato il suo servizio Robotaxi, partendo da Austin, in Texas. Una novità annunciata da tempo da Elon Musk e ora finalmente operativa, anche se ancora limitata a “zone selezionate” della città e accessibile solo su invito tramite la nuova Robotaxi App. Nel consueto stile provocatorio di Musk, il prezzo di ogni corsa è stato fissato a 4,20 dollari, cifra dal significato goliardico ben noto ai suoi fan. La tariffa, per ora, resta invariata qualunque sia la lunghezza del tragitto.
Per accedere al servizio, si segue un processo semplice che prevede il download dell’app, l’accesso tramite il proprio account Tesla, la selezione di una destinazione nella zona coperta e infine l’attesa dell’arrivo dell’auto. Una volta a bordo, si allaccia la cintura e si può premere “Start” per dare il via alla corsa. La differenza? Al volante non c’è nessuno. Nessun autista, solo sedili vuoti e un’esperienza che sembra arrivare da un film di fantascienza.
Il Robotaxi e la guida autonoma sorvegliata: realtà o esperimento?
Nonostante l’assenza di un conducente, ogni corsa è ancora sotto la supervisione di un dipendente Tesla, presente sul sedile anteriore passeggero. Una figura chiave per garantire sicurezza durante le prime fasi della sperimentazione, pronta a intervenire in caso di anomalie. Il servizio è attivo ogni giorno dalle 6 del mattino fino a mezzanotte, offrendo un ampio margine di utilizzo all’interno delle ore più trafficate.
Come prevedibile, i social sono già in fermento con influencer e tester di prima fascia che condividono le prime impressioni come in questo post su X. Le parole più ricorrenti sono “confortevole” e “fluido”, anche se non mancano i video in cui si notano esitazioni dell’AI al volante. I comandi sono comunque chiari, permettendo di interrompere la corsa grazie all’opzione “Pull Over” che ferma l’auto nel luogo più sicuro nelle vicinanze.
Il debutto di questa tecnologia in Texas non è solo una vetrina per Tesla, ma anche un banco di prova per comprendere come e quando la mobilità urbana potrà davvero fare a meno del fattore umano. Non è ancora chiaro quando il Robotaxi varcherà i confini texani, ma per adesso Austin è diventata il laboratorio dove si sperimenta una nuova idea di trasporto pubblico e privato.
