Da quando nel 1962 Dr. No ha lanciato il primo film di James Bond, il celebre agente 007 è diventato un’icona globale, incarnazione dello spionaggio britannico con licenza di uccidere. Ma dopo oltre sei decenni, qualcosa si muove dietro le quinte: Amazon, con l’acquisto di MGM nel 2022, ha ottenuto i diritti sull’intera saga e ora ha ufficialmente preso le redini creative del franchise. Una svolta epocale che vede il passo indietro dei due storici produttori, Barbara Broccoli e Michael G. Wilson.
I due hanno gestito e custodito il mito di Bond per decenni. Broccoli, erede spirituale del creatore Albert R. Broccoli, ha annunciato la sua intenzione di dedicarsi ad altri progetti, mentre Wilson, legato al franchise da quasi sessant’anni, ha scelto il ritiro per dedicarsi all’arte e alla filantropia. Rimarranno comunque co-proprietari della saga grazie a un nuovo accordo con Amazon MGM Studios, ma senza più avere l’ultima parola su ogni scelta.
Mike Hopkins, a capo di Prime Video e Amazon MGM, ha dichiarato che il colosso dello streaming è pronto a “onorare questa eredità” e a guidare James Bond verso il futuro. Ma le novità non si fermano alla leadership, in quanto le voci parlano di un nuovo volto per il famoso agente.

Chi sarà il prossimo 007? Tra speculazioni e nuove visioni
Le voci sul futuro del franchise si moltiplicano. Dopo l’addio di Daniel Craig in No Time to Die (2021), conclusione intensa e definitiva della sua incarnazione del personaggio, il trono di Bond è vuoto. I rumor indicano Aaron Pierre come possibile nuovo volto della saga. Con un curriculum che spazia dalla serie Krypton al ruolo di Malcolm X nella serie Genius, Pierre sembra incarnare un’evoluzione interessante del personaggio, capace di dare nuova linfa a 007.
Secondo l’insider Daniel Richtman tramite il suo patreon, l’azienda avrebbe pianificato l’inizio delle riprese nel 2026, anche se nulla è stato ancora confermato. In parallelo, il regista messicano Alfonso Cuarón, vincitore dell’Oscar per Gravity e Roma, sarebbe in trattativa per dirigere il prossimo capitolo. Se così fosse, si tratterebbe di una scelta stilisticamente audace, capace di dare spessore artistico a un personaggio spesso relegato all’action puro.
Non mancano però le preoccupazioni. Alcuni temono che Amazon possa trasformare la saga in un universo espanso, infarcito di spin-off e serie, snaturando l’essenza classica del personaggio. Ma allo stesso tempo, c’è curiosità per vedere come un team creativo del tutto nuovo interpreterà una figura così leggendaria. La possibilità di abbandonare certi cliché narrativi e visivi potrebbe anche liberare Bond da una formula che, per quanto consolidata, ha mostrato i segni del tempo.
Il futuro di James Bond è incerto ma carico di potenziale. Il passaggio da Broccoli a Bezos, da Pinewood Studios ad Amazon Prime, non è solo un cambio di proprietà, ma un possibile punto di svolta per uno dei personaggi più longevi e amati del cinema, con la figura di Aaron Pierre principale indiziata per rappresentarlo. Resta solo da capire se questa transizione sarà un salto nel vuoto o un balzo verso una nuova gloria.
