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Dal visore al grande schermo: Phasmophobia diventa un film horror targato Blumhouse

La paura digitale si fa celluloide. Phasmophobia, il celebre videogioco indie horror diventato virale durante la pandemia, è pronto a spaventare anche al cinema grazie a un adattamento firmato da due delle realtà più influenti dell’horror contemporaneo come Blumhouse Productions, la factory che ha rivoluzionato il genere con successi come Paranormal Activity, The Purge e Insidious, e Atomic Monster, lo studio di James Wan, autore di Saw e dell’universo The Conjuring. Insieme a Kinetic Games, gli sviluppatori originali del gioco, i due colossi daranno vita a una nuova incursione nel paranormale, stavolta sul grande schermo.

L’annuncio dell’adattamento ha già fatto salire la febbre tra gli appassionati, anche se per ora restano ignoti i nomi del regista e del cast, così come i dettagli narrativi. Tuttavia, considerando l’aderenza tematica con l’immaginario Blumhouse che prevede spettri, case infestate, jump scare e tensione crescente, così come l’approccio immersivo del videogioco originale, le aspettative sono alte. Il materiale di partenza ha già tutto, tra ambienti chiusi, presenze sovrannaturali, investigatori impreparati e la costante sensazione che qualcosa di orribile stia per accadere.

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Dal visore al grande schermo: Phasmophobia diventa un film horror targato Blumhouse 3

Phasmophobia come fenomeno social che ha ridefinito il multiplayer horror

Pubblicato per la prima volta in early access nel 2020, Phasmophobia si è rapidamente trasformato in un fenomeno di costume. Complice il periodo pandemico e il boom di Twitch, il gioco ha conquistato milioni di utenti grazie a un gameplay che unisce logica investigativa e horror psicologico. I giocatori, da uno a quattro, devono esplorare edifici infestati per identificare il tipo di entità paranormale presente, sfruttando strumenti e indizi. Ma c’è un twist, dove a un certo punto la creatura entra in “caccia” e tutte le vie di fuga vengono bloccate, spostando l’obiettivo dalla ricerca alla sopravvivenza.

Il suo successo non è stato solo commerciale, con numeri che raccontano di oltre 23 milioni di copie vendute in tutto il mondo e settimane in cima alla classifica di Steam, ma anche critico. Phasmophobia ha vinto il premio come Miglior gioco d’esordio ai Game Awards 2020, segnando un traguardo notevole per uno studio indipendente. Il suo impatto è stato tale da influenzare anche altri titoli horror cooperativi usciti negli anni successivi. “È un grande momento per tutto il team di Kinetic e l’inizio di qualcosa di davvero entusiasmante“, ha dichiarato Daniel Knight, sviluppatore principale del gioco. “Collaborare con Blumhouse e Atomic Monster segna un nuovo incredibile capitolo per Phasmophobia, e non vediamo l’ora di condividere ulteriori dettagli.

Il futuro della trasposizione resta aperto: sarà un singolo film o darà origine a un nuovo franchise horror? In un panorama dove gli adattamenti da videogame stanno finalmente trovando una loro dignità artistica, con esempi come The Last of Us o Five Nights at Freddy’s, Phasmophobia potrebbe inserirsi come una delle vette più spaventose del genere. E se l’atmosfera carica d’ansia e l’interazione imprevedibile del videogioco riusciranno a essere tradotte efficacemente sul grande schermo, ci sarà da aver davvero paura.

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Dal visore al grande schermo: Phasmophobia diventa un film horror targato Blumhouse 4

Leggi anche: Blumhouse prende il controllo di Saw: ritorno alle origini per l’IP horror da un miliardo di dollari

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Andrea Moffa

Andrea Moffa

Eroe numero 50 di Overwatch 2. Appassionato di notizie videoludiche. Esploro e condivido le avventure e le ultime info di questo mondo in continua espansione.

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