Un poster di Matrix in The Last of Us 2 crea un paradosso: Ellie ammira un film con l’attore che interpreta Eugene, ma non lo riconosce. Ecco cosa non torna.
The Last of Us 2: il volto familiare che Ellie non dovrebbe ignorare
Nel tentativo di omaggiare la cultura pop pre-apocalisse, The Last of Us ha commesso un piccolo ma evidente scivolone narrativo. Nell’episodio 6 della seconda stagione, intitolato “The Price”, i fan più attenti hanno notato un dettaglio che rompe la coerenza interna della serie: un poster del film Matrix è appeso nella stanza di Ellie, e su quel poster campeggia il volto di Cypher — interpretato da Joe Pantoliano. Esatto: lo stesso attore che nella serie veste i panni di Eugene.
Il problema è semplice ma significativo: Ellie è una fan dichiarata di Matrix, come confermato dalla sua passione per la cultura pre-outbreak. Eppure, quando incontra Eugene, non mostra alcun segno di riconoscimento. Una svista narrativa? Forse. Ma in un mondo post-apocalittico dove i pochi simboli culturali rimasti hanno un’enorme risonanza emotiva, è difficile credere che Ellie non noti la somiglianza.

Un errore evitabile (e già previsto)
L’ideatore della serie, Craig Mazin, aveva già notato il problema durante la produzione. In un episodio del podcast ufficiale dedicato a The Last of Us, Mazin ha ammesso di voler rimuovere quel poster per evitare il paradosso. Ma per ragioni ignote, la modifica non è mai stata fatta. Il risultato? Un evidente buco di trama che disturba chi ha l’occhio allenato.
Il paradosso non è nuovo nel panorama televisivo: esempi simili si trovano anche nell’MCU, dove personaggi fanno riferimenti a film in cui i loro stessi attori hanno recitato. Ma The Last of Us è sempre stata una serie attenta alla coerenza emotiva e narrativa, quindi questa incongruenza stona più del solito.

Eugene resta un personaggio riuscito, nonostante tutto
Come leggiamo su Comic Book, nonostante il buco logico, l’episodio riesce comunque a lasciare il segno. Eugene, personaggio appena accennato nei giochi, riceve qui uno sviluppo emotivo notevole. Il suo dialogo con Joel, incentrato sul desiderio di rivedere Gail un’ultima volta, è uno dei momenti più intensi della stagione. E proprio per questo, il volto di Cypher diventa un fastidio solo per chi non riesce a ignorare i dettagli.
Il poster di Matrix è solo un piccolo inciampo in un episodio altrimenti toccante. Ma per un’opera che ha fatto della narrazione realistica la sua forza, anche un buco di trama come questo può far alzare qualche sopracciglio.
