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Death Stranding 2: l’incontro tra Luca Marinelli e Hideo Kojima scritto nelle stelle, con qualche intoppo

Nelle pieghe più inaspettate dello sviluppo di un videogioco, si annidano spesso storie che vanno oltre il codice, il design e la narrazione. Tra queste, una delle più curiose e umane emerse di recente riguarda Death Stranding 2: On the Beach e il suo regista Hideo Kojima, il quale ha svelato recentemente diversi dettagli sul dietro le quinte del suo nuovo progetto. Uno degli episodi più memorabili? Il singolare incontro tra Kojima e l’attore italiano Luca Marinelli, entrato ufficialmente nel cast del gioco.

Il regista giapponese ha raccontato in un’intervista a SpazioGames di essersi innamorato del talento di Marinelli dopo aver visto Martin Eden, film in cui l’attore ha offerto una delle sue interpretazioni più intense. Il colpo di fulmine artistico è stato tale da portarlo a contattarlo personalmente e offrirgli un ruolo nella sua visione videoludica post-apocalittica. “Sembrava un giovane Alain Delon“, ha dichiarato Kojima con entusiasmo. Peccato che, come in ogni buona storia, anche qui ci sia stato qualche imprevisto.

Al momento della scansione del volto e del corpo, fase necessaria per digitalizzare gli attori nei videogiochi, Marinelli si presentò decisamente diverso rispetto al momento del primo contatto. “Sto ingrassando per interpretare Mussolini“, fu la sua risposta. Una trasformazione necessaria per il ruolo in M: Il figlio del secolo, la serie diretta da Joe Wright e tratta dal celebre romanzo storico di Antonio Scurati. Inevitabilmente, Kojima e il suo team dovettero adattarsi a quel “nuovo” Marinelli, ma non finì lì. Un anno dopo, al momento del motion capture, l’attore era cambiato ancora, tanto che Kojima, con un misto di ironia e affetto ha detto: “Non è il Luca che mi aspettavo“, La soluzione fu correggere tutto digitalmente.

death stranding 2 luca marinelli

Tra imprevisti, famiglia e professionalità

Al di là delle difficoltà tecniche, Kojima ha sottolineato come l’esperienza con Marinelli sia stata positiva e produttiva, al punto da coinvolgere anche la moglie dell’attore, Alissa Jung. Anche lei farà parte del cast di Death Stranding 2: On the Beach, e secondo le parole del game designer giapponese si è rivelata una professionista di grande talento. Un’ulteriore conferma del fatto che, nel mondo di Kojima, la realtà e la finzione si mescolano in modi sempre nuovi e sorprendenti.

Il secondo capitolo di Death Stranding continua così a costruire attorno a sé un’aura fatta di suggestioni cinematografiche, legami personali e storie fuori dagli schemi. È il segno distintivo della poetica di Kojima, un autore che non lavora semplicemente con attori, ma con presenze, volti e voci che entrano a far parte di un mondo tutto loro.

Marinelli, con il suo talento camaleontico e la sua carriera in continua evoluzione, rappresenta forse il simbolo perfetto di questo modo di creare. In definitiva, l’incontro tra Kojima e Marinelli non è stato solo una collaborazione artistica, ma un segno del destino. E se anche qualche pixel ha dovuto essere corretto lungo il cammino, poco importa. L’importante è che la scintilla si sia accesa.

Death Stranding 2 Luca Marinelli

Leggi anche: Death Stranding 2: il futuro potrebbe essere già scritto, ma non sarà diretto da Kojima

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Andrea Moffa

Andrea Moffa

Eroe numero 50 di Overwatch 2. Appassionato di notizie videoludiche. Esploro e condivido le avventure e le ultime info di questo mondo in continua espansione.

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