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Clair Obscur: Expedition 33 supera 2 milioni di copie e vince il Player’s Choice PlayStation di Aprile

Grazie a un debutto straordinario, Clair Obscur: Expedition 33 si è rapidamente imposto come uno dei casi più eclatanti dell’anno videoludico 2025, e se servivano ulteriori conferme per stabilire quanto sia effettivamente successo, oltre alle numerose recensioni positive (tra cui la nostra), esse sono appena arrivati da ogni parte dell’industria. A soli 12 giorni dal lancio, Clair Obscur: Expedition 33 ha superato quota due milioni di copie vendute, stabilendo un traguardo fuori scala per uno studio al debutto come Sandfall Interactive e considerando anche la sua presenza su Xbox Game Pass.

Osannato dalla critica internazionale con la media più alta dell’anno, il titolo si è imposto anche su Steam, dove, secondo i dati SteamDB del periodo tra il 29 Aprile e il 6 Maggio, si è piazzato in prima posizione tra i più giocati, superando un gioco storico al ritorno in versione rimasterizzata come TES: Oblivion. Per mostrare ulteriormente quanto Clair Obscur: Expedition 33 sia piaciuto al pubblico, PlayStation ha aperto e chiuso le votazioni per il Player’s Choice di Aprile 2025, e indovinate chi ha vinto? Proprio il titolo di Sandfall Interactive.

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Ciò che più colpisce non sono solo i numeri, bensì la sua capacità di rimettere in discussione interi dogmi del genere JRPG e delle produzioni AAA. È un ritorno al passato che guarda al futuro, debitore verso capisaldi come Final Fantasy e Persona, ma arricchito da scelte audaci e ispirazioni che spaziano fino ai soulsborne di FromSoftware. La città di Lumière del profolo fa da manifesto di una visione estetica raffinata, supportata da Unreal Engine 5 al massimo delle sue potenzialità. Non a caso, Epic Games ha scelto di elevare il progetto a vetrina per il proprio motore grafico.

Ogni comparto brilla con luce propria: l’immaginario visivo, le musiche firmate da Lorien Testard, la scrittura intensa e il worldbuilding sofisticato parlano un linguaggio che raramente si sente in titoli anche ben più blasonati. Che il progetto fosse destinato a stupire lo si intuiva dalla dedizione del team di 34 persone (anche se poi i crediti hanno mostrato tanti collaboratori), molte delle quali al loro esordio assoluto, le quali hanno messo insieme qualcosa di apparentemente impossibile. Il risultato è un’opera che ha messo in imbarazzo produzioni milionarie, facendo riflettere sull’ossatura creativa del settore nel suo complesso.

Maelle in Clair Obscur: Expedition 33

Una sfida silenziosa al mercato AAA

La storia di Sandfall Interactive nasce nel 2020 da una visione personale di Guillaume Broche, ex Ubisoft, che ha radunato attorno a sé un piccolo team animato da una missione semplice ma potente, come quella di restituire grandezza al JRPG classico con mezzi moderni e spirito indipendente. In quattro anni, tra prototipi e iterazioni, è nato Clair Obscur, un gioco AA che per ambizione e qualità si confonde facilmente con i titani dell’industria, senza però replicarne le debolezze.

Il team ha lavorato con una coesione che molti studi più grandi sembrano aver dimenticato. L’agilità del processo creativo, l’assenza di burocrazia interna e una visione artistica ben definita hanno prodotto un equilibrio raro, capace di coniugare budget contenuti e qualità da blockbuster. Perfino i doppiatori coinvolti, tra cui spicca Charlie Cox al debutto nel mondo videoludico, sono parte di un disegno che mira a mantenere altissimo il livello della presentazione senza disperdere le energie.

Come ha fatto un piccolo studio francese a realizzare ciò che colossi faticano a centrare da anni? La risposta a questa riflessione, forse, sta proprio nel coraggio di credere in una visione pura, senza compromessi, e nel sapere dove concentrare gli sforzi. Clair Obscur dimostra che a volte basta semplicemente rifinire ciò che già funzionava, con amore e competenza, ignorando le tendenze, ascoltando genuinamente il parere della community che vuole trovarsi un gioco davanti, anziché propaganda forzata e gameplay blandi, e focalizzandosi sulla propria visione, quest’ultimo rappresenta anche un consiglio spassionato di Josef Fares di Split Fiction, altro titolo di successo di questo 2025.

Non è detto che da domani l’industria cambi rotta, anzi la tendenza sembra quella di ignorare gli allarmi e continuare su una strada che ha prodotto più di un inciampo. Ma è innegabile che il successo di Clair Obscur: Expedition 33 sia un segnale potente. Un promemoria. Una scossa. Non si tratta dell’ennesima eccezione, ma di un progetto che ha messo in luce con prepotenza le falle di un sistema che arranca, e che forse non potrà più permettersi di voltarsi dall’altra parte.

Clair Obscur: Expedition 33

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Andrea Moffa

Andrea Moffa

Eroe numero 50 di Overwatch 2. Appassionato di notizie videoludiche. Esploro e condivido le avventure e le ultime info di questo mondo in continua espansione.

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