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NBA: nel metaverso si potrà assistere alle partite in diretta

La sua nascita è recente, ma le potenzialità sono infinite. Il metaverso, l’ultimo grande progetto su cui Mark Zuckerberg e la sua compagnia Meta stanno lavorando da qualche tempo, sta iniziando a prendere sempre più piede, grazie anche a collaborazioni con aziende e privati, realizzando eventi di vario tipo, compreso un matrimonio. Una delle ultime partnership è stata realizzata con l’NBA, la lega cestistica più importante del mondo.

Questa collaborazione permetterà, tramite dei visori Oculus Quest 2 (dal costo di 299 dollari), di assistere alle partite come se ci trovassimo direttamente all’interno di un’arena. Al momento questa possibilità è limitata a coloro che risiedono in un’area geografica in cui la partita non è trasmessa in televisione e che disponga di un abbonamento al League Pass (strumento necessario per poter vedere tutta l’NBA). In questo caso la visione della partita sarà gratuita.

Per ora questa funzione è valida solo per alcune partite, come ad esempio quella del 10 gennaio tra Boston Celtics e Indiana Pacers. Per poter vedere la partita era necessario possedere anche Horizon Venues, la piattaforma da cui è possibile assistere agli eventi nel metaverso, scaricabile gratuitamente per il proprio visore.

NBA metaverso
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NBA e metaverso: come funziona la visione e quali sono i problemi riscontrati

La visione del match è stata resa possibile tramite 6 telecamere sparse per il TD Garden, che permettevano agli utenti di poter vedere il match da diverse angolazioni, da bordocampo alle tribune, switchando liberamente durante la partita. L’utente può anche scegliere tra due “zone”, una in cui è possibile interagire e parlare liberamente con le altre persone che in quel momento stanno guardando la partita nel metaverso, l’altra invece è una sorta di “balcone” privato e più tranquillo.

I problemi non sono mancati, ma è giusto ricordare che si tratta ancora di un esperimento in fase embrionale. Jabari Young, uno dei giornalisti che ha assistito all’evento, ha parlato di alcuni bug relativi all’avatar, soprattutto in caso di connessione non eccezionale. Altro problema riscontrato è la qualità delle immagini, ancora non eccelsa, soprattutto se confrontata con quella dei televisori di ultima generazione. Il frame rate non è stabilissimo, quasi più vicino a quello di un videogioco che di un evento live.

Il giornalista ha anche parlato di scarsa interazione con i telecronisti e i moderatori dell’evento (tra cui l’ex campione NBA Richard Jefferson), ma si tratta di un problema minore. L’esperienza si è rivelata comunque positiva e sembra possedere delle potenzialità incredibili, tant’è che è che sono già state fissate altre partite in cui sarà possibile ripetere l’esperimento, come ad esempio Oklahoma-Dallas del prossimo 17 gennaio.

Metaverso NBA

Rob Shaw direttore delle partnership sportive di Meta, ha fatto capire che questo tipo di eventi saranno sempre più frequenti e sono al lavoro per migliorarne la fruizione, con l’obiettivo di rendere disponibile la visione a una fascia di pubblico sempre più ampia, anche tramite la creazione di abbonamenti ad hoc.

Fonte: CNBC

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Matteo Pignagnoli

Matteo Pignagnoli

23 anni, laureato in scienze della comunicazione con l'obiettivo di diventare giornalista. Appassionato sin da piccolo di gaming e sport, mi interesso anche di anime, manga e musica.

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