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Monster Hunter Wilds soffre il prezzo di PlayStation 5: secondo Capcom penalizzerebbe le vendite del gioco

La generazione attuale, dominata da console come PlayStation 5, viene ricordata sempre più spesso come la più anomala degli ultimi decenni. Non solo i titoli “next gen” come Monster Hunter Wilds faticano ad affermarsi, ma soprattutto i prezzi hanno preso una direzione in controtendenza con la storia del settore. Se un tempo era normale assistere a un calo graduale dei costi, oggi accade l’opposto con i listini che crescono e che finiscono per condizionare l’intero ecosistema videoludico.

Proprio PS5, con i suoi aumenti progressivi, è diventata l’emblema di questa dinamica. Secondo Haruhito Tsujimoto, presidente di Capcom, nelle dichiarazioni riportate da xtrend, il costo elevato della console Sony sta avendo un impatto negativo sia sul mercato hardware che sulle vendite dei videogiochi. Un esempio concreto arriva proprio da Monster Hunter Wilds, che pur avendo superato i dieci milioni di copie vendute ha dovuto fare i conti con una barriera d’ingresso creata proprio dal prezzo della piattaforma, seguita da un crollo che ha costretto l’azienda ad anticipare alcune mosse.

Per Haruhito Tsujimoto, il costo per un giocatore di entrare veramente nel mondo del titolo è il risultato di più fattori, tra cui il prezzo della console, quello del gioco, sia in formato fisico che digitale, e l’abbonamento online necessario per sfruttare le funzionalità di rete. Un pacchetto che, messo insieme, innalza la soglia economica di ingresso a un livello capace di scoraggiare una parte del pubblico. Nonostante queste difficoltà, Monster Hunter Wilds è riuscito a superare i dieci milioni di copie vendute, ma Capcom non nasconde che i numeri sarebbero potuti essere ancora più alti in condizioni di mercato differenti.

monster hunter wilds ps5
Monster Hunter Wilds soffre il prezzo di PlayStation 5: secondo Capcom penalizzerebbe le vendite del gioco 3

La nuova tendenza del mercato console colpisce anche Monster Hunter Wilds

Il discorso del presidente di Capcom acquista un peso particolare se osservato dal Giappone, dove il prezzo di PS5 ha subito ben tre aumenti consecutivi. Non sorprende quindi che Tsujimoto abbia messo a confronto la console Sony con Switch 2, sottolineando come la piattaforma Nintendo benefici invece di un listino molto più contenuto nel mercato interno, attorno ai 300 euro al cambio attuale. In un contesto del genere, l’impatto sul consumatore medio è lampante poiché un prezzo accessibile spinge le vendite, mentre un costo elevato frena l’entusiasmo.

Naturalmente il paragone regge meno fuori dal Giappone, dove Switch 2 e PS5 si collocano nella stessa fascia di prezzo. L’idea diffusa negli anni passati, secondo cui attendere qualche stagione avrebbe garantito un risparmio, si è ribaltata. Oggi, paradossalmente, gli utenti che acquistano immediatamente le console risultano i più fortunati ottenendole al prezzo più basso disponibile.

Una realtà insolita per un settore abituato a premiare la pazienza e che ora mostrando la faccia opposta, con un’economia che sembra penalizzare chi ha aspettato e premiare chi ha scelto di buttarsi subito nella nuova generazione. Un fenomeno che racconta molto dello stato attuale del gaming e delle sfide che le grandi aziende dovranno affrontare per mantenere viva la crescita in un contesto sempre più complesso.

Seikret in Monster Hunter Wilds
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Andrea Moffa

Andrea Moffa

Eroe numero 50 di Overwatch 2. Appassionato di notizie videoludiche. Esploro e condivido le avventure e le ultime info di questo mondo in continua espansione.

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