I numerosissimi indizi disseminati da Eiichiro Oda negli oltre vent’anni di One Piece e i dettagli che spesso si sono mostrati essere non casuali, hanno portato il fandom a finire all’interno di un ciclo di teorie, dove si analizzano costantemente i disegni per trovare collegamenti possibili con ciò che accade negli ultimi capitoli.
Con il numero 1158, si è tornati a parlare di God Valley, un’isola sparita dal mondo nel presente della narrazione, ma che in realtà è stata teatro di una battaglia epocale che ha segnato fortemente il mondo. Con essa è riemerso anche il nome di Gecko Moria, non solo per la rivelazione di copertina del nome “Kozuki Moria” come eroe di Wano, ma per una teoria importante sulla sua Thriller Bark.
Gecko Moria è uno di quei personaggi di One Piece che sembravano destinati a grandi cose, ma che con il passare degli anni sono scivolati in secondo piano. Dopo la sua sconfitta contro Luffy, più di quindici anni fa, il suo ruolo nella storia si è ridotto a sporadiche apparizioni senza un vero peso sulla trama. Eppure, il capitolo 1158 del manga ha riportato l’attenzione su di lui e sulla teoria che da tempo circola tra i fan e che oggi appare più solida che mai, ovvero l’ipotesi che Thriller Bark sia in realtà God Valley.

Secondo questa ipotesi, la leggendaria isola del West Blue, scomparsa misteriosamente dopo l’incidente, non sarebbe stata distrutta, ma trasformata da Moria stesso in Thriller Bark, una gigantesca nave pirata. L’idea può sembrare estrema, ma diversi indizi disseminati da Oda la rendono tutt’altro che campata in aria. Brook, ad esempio, ha rivelato che Thriller Bark è stata costruita originariamente su un’isola del West Blue, un dettaglio che coincide perfettamente con il destino di God Valley.

Thriller Bark come eredità di God Valley
Uno degli aspetti più convincenti riguarda l’esercito di zombie di Moria, che include figure storiche legate ai Pirati di Rocks, come Captain John, Ganzui e Gill Bastar. Come avrebbe potuto Moria impossessarsi dei loro corpi se non recuperandoli proprio a God Valley, teatro della loro caduta? Questa coincidenza ha portato i fan a rileggere l’intera costruzione di Thriller Bark come un’operazione pianificata sulle rovine dell’isola perduta.

Un altro tassello lo offre la figura di Oars, soprannominato il “trascina-continenti“. Alcuni credono che sia stato lui a trasformare fisicamente God Valley in un’enorme nave, rendendo plausibile l’impresa di Moria. Se davvero Thriller Bark fosse God Valley, allora Moria non sarebbe soltanto un ex Flotta dei 7 relegato al passato, ma un custode inconsapevole di una parte fondamentale della storia.
Rimane però un interrogativo cruciale: se Moria ha recuperato i corpi di diversi membri dei Pirati di Rocks, perché non anche quello di Rocks D. Xebec? C’è da dire che uno zombie/pupazzo simile a Xebec c’è (immagine sotto), ma in realtà è più probabile che si tratti di una verità ancora più sconvolgente in cui il leggendario pirata è sopravvissuto in qualche forma, in attesa di tornare a sconvolgere gli equilibri del mondo.
Il capitolo 1158 ha quindi trasformato un personaggio attualmente marginale in una potenziale pedina centrale della saga finale. Una mossa che dimostra ancora una volta come Oda sappia rimettere in gioco vecchi volti per intrecciarli con i grandi misteri che circondano il passato e il futuro di One Piece.

