Contrariamente a quanto annunciato solo una settimana fa da Activision Blizzard, Call of Duty: Black Ops 7 non supporterà il trasferimento di operatori, armi e skin da Black Ops 6. La scelta rappresenta un drastico dietrofront rispetto al programma Carry Forward, inizialmente confermato per il nuovo capitolo in uscita a novembre 2025.
Il comunicato pubblicato sul sito ufficiale di Call of Duty spiega che la motivazione per la scelta presa sarebbe quella di preservare “l’autenticità” dell’esperienza. “Gli operatori, le skin degli operatori e le armi di Black Ops 6 non saranno trasferibili in Black Ops 7”, si legge nella nota, sottolineando come il nuovo episodio punti a un’identità coerente con la propria ambientazione e con la tradizione del franchise.
Non tutto, però, verrà azzerato. I token XP doppi e i GobbleGums saranno comunque mantenuti, come riconoscimento del tempo e degli sforzi già spesi dai giocatori nel capitolo precedente. Una piccola concessione che non placa del tutto il malcontento di una parte della community, già pronta a esprimere il proprio disappunto sui social.
Polemiche da parte della community di Call of Duty: Black Ops 7
La scelta di abbandonare il Carry Forward non è stata presa alla leggera. Activision stessa ha ammesso di aver raccolto il feedback dei fan, molti dei quali ritengono che la serie abbia perso parte della sua identità a causa di skin e crossover giudicati troppo lontani dal tono realistico che aveva reso Call of Duty unico.
“Alcuni di voi hanno affermato che ci siamo allontanati da ciò che rendeva Call of Duty intenso, viscerale e coinvolgente. Vi abbiamo ascoltato”, dichiara l’azienda nel suo messaggio alla community. Importante precisare che questa decisione riguarda solo Black Ops 7, in Warzone, infatti, i contenuti sbloccati in Black Ops 6 resteranno disponibili e pienamente utilizzabili.
Con l’uscita fissata per il 14 novembre 2025 su PS4, PS5, Xbox One, Xbox Series X|S, PC e disponibile anche su Xbox Game Pass, Black Ops 7 si trova ora al centro di un delicato equilibrio che vede da un lato il desiderio di recuperare la propria identità “classica”, dall’altro il rischio di scontentare chi aveva investito tempo e risorse nelle personalizzazioni del capitolo precedente.
