Il 2030 segnerà una svolta storica nel mondo dell’informatica con il tradizionale PC che potrebbe diventare un ricordo. I dispositivi che verranno utilizzati nel prossimo decennio saranno radicalmente diversi, non solo per design e dimensioni, ma anche per modalità d’interazione e capacità computazionale. Secondo David Weston, Vice Presidente Aziendale per la Sicurezza di Enterprise e del Sistema Operativo di Microsoft, l’intelligenza artificiale cambierà il modo in cui ci relazioniamo con i computer, rendendo obsoleti mouse e tastiere. I comandi digitali diventeranno più naturali, gestibili attraverso la voce o interazioni semantiche che simulano una comunicazione quasi umana.
Le nuove generazioni di utenti non conosceranno i vecchi PC ronzanti e ingombranti e la memoria storica delle macchine da ufficio o domestiche, con cavi aggrovigliati e sistemi operativi complessi come DOS o le prime versioni di Windows, sarà ormai relegata ai musei della tecnologia. Allo stesso tempo, l’evoluzione dei software renderà l’esperienza più fluida e intuitiva, trasformando i dispositivi in veri assistenti digitali capaci di comprendere contesti e priorità. Weston sottolinea che parte della sicurezza sarà affidata proprio all’AI con agenti digitali che parteciperanno a riunioni, gestiranno email e forniranno supporto alle decisioni, un concetto vicino alla fantascienza di pochi anni fa ma destinato a diventare realtà.

Potenza quantistica e nuove frontiere per i PC del futuro
Oltre all’AI, i computer quantistici entreranno in scena, portando capacità di calcolo enormemente superiori a quelle attuali. La combinazione tra intelligenza artificiale e potenza quantistica aprirà scenari impensabili, tra simulazioni complesse, analisi di dati in tempo reale e perfino nuove esperienze di intrattenimento digitale. Nonostante queste rivoluzioni, le basi della cybersicurezza rimarranno essenziali. Come sottolinea Weston, scaricare aggiornamenti e cambiare periodicamente le password continuerà a fermare la stragrande maggioranza degli attacchi informatici.
La visione prospettica del 2030 descrive un mondo dove la tecnologia si fa quasi invisibile con i computer che smetteranno di essere semplici strumenti e diventeranno compagni digitali capaci di anticipare bisogni e interpretare comportamenti. Anche se l’era dei PC tradizionali terminerà, la familiarità con i sistemi informatici non scomparirà, evolvendosi verso interazioni più naturali e immersive. Un cambiamento radicale, destinato a trasformare il lavoro, l’istruzione e il tempo libero, ma mantenendo alcuni pilastri imprescindibili della sicurezza informatica.
