Con l’arco di Elbaf, Oda porta finalmente in primo piano Imu, la figura più enigmatica di One Piece, rivelandolo non solo come sovrano del mondo, ma come una vera e propria divinità oscura destinata a ribaltare ogni equilibrio narrativo.
L’arrivo di Imu come “Dio Demone”
Se Luffy, con il risveglio del frutto Hito Hito no Mi, modello Nika, ha incarnato il Dio del Sole e il guerriero della liberazione, il suo opposto naturale non poteva che essere rivelato ora: Imu, il misterioso sovrano celato per secoli nell’ombra del Governo Mondiale, si manifesta come Dio Demone.
Non si tratta più di un titolo simbolico o di un potere politico occulto, ma di una dichiarazione esplicita: Imu afferma di detenere il potere di una divinità, e lo dimostra trasformando la battaglia di Elbaf in un palcoscenico di terrore. Attraverso il corpo di Gunko, la sua influenza prende forma: ali demoniache, corna, coda e un tridente, simboli di un’autorità sovrannaturale che non richiama la luce, ma l’oscurità più profonda.

Il potere che corrompe e sottomette
Ciò che rende Imu diverso da ogni altro antagonista visto finora non è solo la potenza devastante, ma la natura stessa dei suoi poteri: non colpisce, non distrugge soltanto, ma trasforma gli avversari in servi immortali, condannati a vivere come demoni schiavi. È un dominio che supera la forza fisica o l’Haki, perché entra nella sfera del divino corrotto, incarnando l’antitesi di Nika.
Laddove Luffy combatte per la libertà e la risata, Imu si erge come Dio della prigionia e della paura. È qui che Oda mostra il suo genio: la lotta finale non sarà soltanto tra pirati e governo, ma tra due visioni del divino opposte, tra il sole che illumina e il buio che consuma.

One Piece: l’universo degli Dei di One Piece si espande
Ma Imu e Nika non sono soli. Oda ha già seminato indizi negli archi precedenti: il Dio della Pioggia, il Dio della Foresta, il Dio del Mare e il Dio della Terra sono nomi che riecheggiano dalle leggende di Skypiea e dagli antichi testi come l’Harley.
Queste figure, come leggiamo su Gamerant, mai approfondite fino a ora, promettono di avere un ruolo cruciale nella conclusione della saga. Se Nika rappresenta la gioia e Imu la corruzione, quali equilibri porteranno le altre divinità? Saranno alleate della liberazione o custodi di un altro ordine dimenticato? Con l’Elbaf Arc, Oda sembra pronto a disegnare un pantheon intero, trasformando One Piece in un’epopea non solo piratesca, ma cosmica.
Un futuro scontro divino all’orizzonte

L’introduzione di Imu come Dio Demone apre scenari epici: la battaglia per il destino del mondo non sarà più soltanto quella dei pirati contro il Governo Mondiale, ma quella di divinità che incarnano concetti universali.
Nika contro Imu non sarà solo un combattimento fisico, ma un duello simbolico tra la liberazione e la schiavitù, tra la risata e il silenzio, tra la luce e le tenebre. Con la promessa di scoprire altri Dei nei prossimi capitoli, Oda spinge i lettori verso una conclusione che si preannuncia come la più grande rivelazione della storia del manga.