La leggenda di One Piece si apre con l’immagine più iconica di sempre: l’esecuzione di Gol D. Roger. Il Re dei Pirati, sorridendo davanti al patibolo, annunciò al mondo l’esistenza del più grande tesoro mai conosciuto, il leggendario One Piece.
Quelle parole accesero il fuoco della Grande Era della Pirateria, spingendo generazioni intere a salpare verso mari sconosciuti, inseguendo un sogno che nessuno aveva mai osato credere possibile. Roger rimane l’unico uomo in oltre otto secoli ad aver raggiunto Laughtale, l’isola proibita dove si nasconde la verità sul Secolo Vuoto, quella porzione di storia che il Governo Mondiale ha cancellato con crudeltà dal ricordo dell’umanità.
Il suo nome è inciso a fuoco nella leggenda, eppure, nonostante quell’impresa sovrumana, Roger non fu il vero dominatore della sua epoca. Perché dietro le luci della sua incoronazione, nell’ombra, si ergeva un pirata destinato a far tremare il mondo: Rocks D. Xebec.

Un uomo di cui si parlava con paura e rispetto, un sovvertitore che non cercava gloria personale ma il caos assoluto, capace di radunare sotto la sua bandiera le figure più temibili che il mare avesse mai conosciuto.
L’ombra che oscurò il Re dei Pirati
Decenni prima che Roger diventasse leggenda, Rocks aveva già impresso il suo marchio di terrore. Con audacia inaudita osò violare la sacralità di Mariejois durante la Reverie, rapendo cinque sovrani e sfidando direttamente Imu, la figura più oscura e intoccabile al vertice del potere mondiale.
Non solo: nel tentativo fallito di piegare i Draghi Celesti, Rocks abbatté persino un Ammiraglio della Marina, gesto che gli valse immediatamente una taglia colossale e un posto d’onore nella lista dei criminali più ricercati.
A differenza di Roger, che radunò la sua ciurma in un legame di fratellanza e destino, Rocks costruì il suo impero attraverso la violenza e la competizione spietata dei Davy Back Fight. Ne scaturì una ciurma che sembrava un pantheon di dei guerrieri: futuri Imperatori, mostri della Nuova Era, nomi che ancora oggi fanno tremare i mari.
Dopo lo scioglimento della ciurma, molti dei suoi seguaci avrebbero continuato a scrivere la propria storia, dimostrando quanto fosse devastante la forza che Xebec era riuscito a radunare sotto di sé.
La verità celata di God Valley

Il punto di svolta avvenne a God Valley, nel fatidico incidente che ancora oggi è avvolto da mistero. Fu lì che i Pirati di Rocks si scontrarono con un’alleanza improbabile tra Roger e Monkey D. Garp, insieme a forze scelte della Marina. Lo scontro segnò l’apice della loro epoca, una battaglia che ridisegnò la storia. Eppure, i libri ufficiali omisero la presenza di Roger, attribuendo tutta la gloria a Garp, proclamato “Eroe dei Marines”. Così la memoria di Rocks venne sepolta sotto il peso della propaganda, mentre la figura di Roger si stagliava come luminosa e incontestabile.
Ma la verità, sussurrata tra coloro che hanno visto quell’epoca, è che i Pirati di Rocks erano troppo potenti perché i pirati di Roger potessero affrontarli da soli. Fu la collaborazione tra i due nemici giurati a piegare Xebec, non un singolo atto eroico. Il suo nome, cancellato dalle cronache, rimase comunque scolpito nel timore collettivo.
L’uomo che avrebbe potuto regnare incontrastato in One Piece

Se non fosse caduto a God Valley, come leggiamo anche su Comic Book, Rocks avrebbe potuto superare Roger e forse riscrivere il destino del mondo. Perché mentre Roger inseguiva la verità e rideva dinanzi all’ignoto, Xebec bramava il dominio assoluto, un nuovo ordine costruito sul sangue dei Draghi Celesti e sul collasso del potere mondiale. La sua morte improvvisa, mai spiegata fino in fondo, pose fine a quell’incubo, ma lasciò dietro di sé un’eco che ancora oggi scuote il mare.
Ora, con l’Arco di Elbaf che scava nei segreti del passato, il sipario torna ad alzarsi su questa figura maledetta. Rocks D. Xebec non è solo un’ombra dimenticata: è l’antagonista definitivo dell’epoca di Roger, colui che dimostra che persino il Re dei Pirati non fu mai davvero solo al comando del suo tempo.