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One Piece 1157: la verità inattesa dietro l’incidente di God Valley

Il nome di God Valley in One Piece è da sempre avvolto in un’aura di mistero. Per anni i fan hanno creduto che la ragione di quella battaglia fosse la contesa per antichi frutti del diavolo, reliquie leggendarie degne di scatenare guerre devastanti nel mondo.

Ma le ultime rivelazioni, come leggiamo su Comic Book, hanno ribaltato ogni convinzione, portando alla luce un segreto che nessuno avrebbe mai immaginato: al centro dell’incidente non vi sarebbe stato un tesoro materiale, bensì una persona, una donna che incantava persino i mostri più temibili della sua epoca. Shakuyaku, la splendida capitana delle Kuja Pirates, è ora presentata come “il tesoro insostituibile di Fullalead”, una definizione che assume un peso enorme alla luce delle parole pronunciate da Garp in passato.

Il flashback attuale non ha solo svelato la potenza dei Rocks Pirates e le origini oscure di figure come Loki e Harald, ma ha dato spazio a Shakky, delineandone fascino e influenza. Il fatto che uomini come Barbabianca, Shiki e persino Rocks fossero rapiti dalla sua presenza dimostra che la sua figura non era marginale: era un fulcro intorno al quale gravitavano cuori e ambizioni.

One Piece: la verità inattesa dietro l’incidente di God Valley
One Piece 1157: la verità inattesa dietro l’incidente di God Valley 3

Se davvero i Draghi Celesti avessero “rubato” questa donna per farne un oggetto di possesso, l’insurrezione dei pirati di Fullalead non sarebbe stata soltanto prevedibile, ma inevitabile.

Il vero tesoro conteso dai pirati e dai re celesti in One Piece

Garp stesso, nel celebre capitolo 1096, aveva ammonito l’Ammiraglio della Flotta Kong a non interferire con l’“isola dei pirati” e il loro tesoro. A quel tempo, i lettori avevano interpretato quel monito come un riferimento a frutti rari, come quelli menzionati da Ginny. Oggi, però, i tasselli del mosaico si compongono in maniera differente: quel tesoro non era oro, non erano armi, e nemmeno poteri mistici. Era Shakuyaku, la donna che il Governo Mondiale aveva strappato al suo popolo e che i pirati di Rocks e Roger non potevano accettare di perdere.

Se questa ipotesi fosse confermata, God Valley non sarebbe stato soltanto il teatro di una battaglia epocale, ma la scena di un rapimento orchestrato dai Draghi Celesti, la scintilla che mise in moto una ribellione colossale. In questa nuova luce, il comportamento dei Rocks Pirates non appare più come un atto di semplice conquista, ma come un tentativo disperato di riportare indietro un tesoro vivente, conteso tra desiderio, amore e potere.

Shakuyaku: la donna che cambiò il destino dei mari in One Piece

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One Piece 1157: la verità inattesa dietro l’incidente di God Valley 4

La bellezza e l’influenza di Shakuyaku non sono mai state un dettaglio ornamentale: erano la chiave per comprendere i legami nascosti tra le più grandi figure dell’epoca. Roger, Rocks, persino Garp: tutti loro furono toccati in qualche modo dalla sua esistenza. Se davvero fu lei a scatenare lo scontro di God Valley, allora il mito della sua giovinezza senza tempo nasconde una delle tragedie più oscure della storia di One Piece.

Il sospetto che un Nobile Mondiale possa essersi invaghito di lei, riducendola in schiavitù come già accadde a Ginny, apre scenari inquietanti. La figura di Shakuyaku, oggi sorridente e apparentemente leggera, potrebbe celare un passato fatto di catene e umiliazioni. E forse proprio quel dolore taciuto è ciò che rende la sua figura così enigmatica, al punto da cambiare per sempre il destino del mondo.

Se il tesoro di God Valley non era un oggetto, ma un cuore pulsante, allora l’incidente non fu un semplice scontro tra pirati e Marina: fu una lotta disperata per la libertà. E questo, forse, è il colpo di scena più potente che Oda abbia mai preparato.

Leggi anche: ONE PIECE: ROGER È IL RE DEI PIRATI, MA FU ROCKS D. XEBEC A OSCURARLO

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Nicola Gargiulo

Nicola Gargiulo

Grafico e Copywriter di professione, nerd per ossessione. Cresciuto a latte, anime, videogiochi, film, serie TV, manga e fumetti cerco di diffondere il "verbo" tramite la parola scritta e lo spazio concesso dall'internet e dai capoccia di Dr. Commodore, detti anche "Gorosei".

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