In occasione della Gamescom 2025, CAPCOM ha presentato in anteprima il nuovo portfolio videoludico che include, tra gli altri, Onimusha: Way of the Sword, nuovo capitolo dell’iconica saga action-horror ambientata nel Giappone feudale. Nonostante l’assenza di una demo collaudabile a causa della fase di polishing finale, abbiamo avuto modo di assistere a un video gameplay esteso di circa trenta minuti, accompagnato da una dettagliata presentazione a cura del team di sviluppo.
Il risultato è stato un assaggio ricco di atmosfera, profondità storica e soluzioni ludiche che confermano il grande potenziale di questo attesissimo titolo, previsto per il 2026 su PlayStation 5, Xbox Series X|S e PC.

Realtà e leggenda in Onimusha: Way of the Sword
Protagonista di Onimusha: Way of the Sword è Miyamoto Musashi, figura realmente esistita nella storia giapponese e qui reinterpretata in chiave epico-fantastica. Il suo volto è modellato sull’attore Toshirō Mifune, in un omaggio diretto alle pellicole samurai di Akira Kurosawa, di cui il gioco raccoglie lo spirito visivo e narrativo.
Musashi è animato da una motivazione chiara e solitaria: diventare un samurai nel senso più puro del termine, senza clan né padrone. Questo obiettivo si riflette in un viaggio che lo porterà a confrontarsi non solo con mostri e nemici fisici, ma anche con i propri fantasmi interiori, rievocati attraverso misteriosi flashback.

Kyoto e folklore
L’ambientazione del gioco è ispirata alla Kyoto del periodo Edo, con riproduzioni realistiche di luoghi storici, rielaborati secondo una sensibilità gotica e soprannaturale. CAPCOM ha collaborato con storici e folkloristi locali per integrare elementi del vero folklore giapponese in Onimusha: Way of the Sword: ogni tempio, locanda, foresta o villaggio nasconde tracce di credenze tradizionali, spiriti vendicativi e leggende dimenticate rintracciabile nella cultura popolare nipponica.
In questo mondo devastato dalla “Malice”, una nebbia oscura che corrompe persone, animali ed edifici, i nemici principali non sono demoni astratti, ma zombi assetati di sangue, deformati da rituali oscuri, armati di katane, asce e lamenti.
Il video di Onimusha: Way of the Sword mostrato in esclusiva ha permesso di osservare numerosi dettagli del gameplay. L’azione è incentrata su un sistema di combattimento corpo a corpo viscerale, molto tecnico, dove la chiave del successo non è tanto la forza bruta quanto la precisione dei tempi.

Il protagonista di Onimusha: Way of the Sword può contare su parate millimetriche, attacchi concatenati e contromosse coreografate. Gli impatti tra spade sono accompagnati da effetti particellari, scintille e animazioni fluide che danno peso e fisicità ai colpi. La componente RPG è rappresentata dal sistema di raccolta delle anime (loot) – uno dei marchi di fabbrica della serie: le anime blu (spese per potenziare abilità e armi) e anime rosse (più rare, attivano i poteri speciali del guanto Oni).
Se non raccolte in tempo, le anime possono essere assorbite dai nemici rimasti, rendendoli più forti e aggressivi. Si crea così una tensione strategica in cui il giocatore deve decidere se finire un avversario o raccogliere immediatamente l’anima di uno già sconfitto.

La componente narrativa
Oltre a rosse e blu, esistono anche le anime nere, che non si ottengono con il loot: sono spiriti erranti che Musashi può incontrare lungo il cammino. Questi incontri sono rari e imprevedibili, e ogni volta che il guanto entra in contatto con una di queste presenze, il giocatore è trasportato in una sequenza narrativa che svela dettagli sul passato del protagonista, sul luogo esplorato o sulla guerra in corso.
Le cutscene così attivate non interrompono il flusso di Onimusha: Way of the Sword, ma ne arricchiscono il contesto emotivo e psicologico, creando un legame profondo tra azione e introspezione. Il tono è quello di un dramma storico contaminato da horror, con richiami stilistici che vanno da Kurosawa a Sekiro, ma senza mai scivolare nell’imitazione.

CAPCOM ha sottolineato durante la presentazione che Onimusha Way of the Sword non è un soulslike e non presenta un mondo open-world. L’esperienza sarà più lineare ma densa, con sezioni esplorative, hub narrativi e missioni principali strutturate. Il focus è quello di un action cinematografico, profondo ma accessibile, in grado di affascinare sia i fan storici della saga Onimusha che un pubblico nuovo, attratto dal fascino del Giappone feudale, dai combattimenti tecnici e dalla qualità visiva.
La distribuzione di Onimusha: Way of the Sword è confermata per il 2026, senza ancora una data precisa, ma Capcom ha assicurato che un nuovo trailer e altri materiali informativi arriveranno entro la fine dell’anno, probabilmente in occasione dei The Game Awards 2025.