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One Piece: l’Arco di Elbaf è il migliore fino a ora?

Dopo oltre vent’anni di attesa, l’Arco di Elbaf in One Piece è finalmente realtà. Anticipato ai tempi di Little Garden, quando Luffy e Usopp sognavano di visitare l’isola dei Giganti, oggi prende forma come il secondo capitolo della Saga Finale. E fin dall’inizio ha dimostrato di essere molto più di una semplice tappa: è un’esplosione di rivelazioni, combattimenti titanici e colpi di scena che scuotono le fondamenta stesse del mondo di One Piece.

Elbaf è la terra della razza più forte e fiera mai esistita, guerrieri che hanno vissuto in isolamento per secoli e che venerano Nika, il Dio del Sole e della Liberazione. Non è un caso che proprio qui Eiichiro Oda abbia deciso di concentrare un intreccio di misteri rimasti sospesi per decenni.

Ogni capitolo di questo arco non solo aggiunge nuovi tasselli al mosaico della storia, ma annuncia l’imminente guerra che cambierà per sempre l’equilibrio globale. E la sensazione è chiara: non siamo più davanti a un “arco” qualsiasi, ma al cuore pulsante della conclusione di One Piece.

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Rivelazioni sulla storia segreta

Uno dei momenti più sconvolgenti è arrivato con il gigantesco murale custodito dall’Albero di Adam. Un’opera che racchiude segreti sul Secolo Vuoto, sull’epoca di Nika e su eventi rimasti oscuri per centinaia di anni.

Questo elemento non solo collega direttamente Elbaf a Skypiea, ma conferma quanto quell’arco – un tempo sottovalutato – fosse in realtà fondamentale. La città d’oro di Shandora, le campane, i messaggi incisi nel tempo: tutto converge ora in una rivelazione che riscrive la storia.

A ciò si aggiunge l’antico testo dei Giganti, l’Harley, un compendio di conoscenze inaccessibili ai più perché redatto in una lingua dimenticata. Proprio da queste fonti emergono le mille interpretazioni di Nika: dio della distruzione, della risata, o della liberazione.

Ma il punto resta lo stesso: Nika appare quando il mondo è pronto a cambiare. E con il risveglio di Luffy, il cambiamento non è più una possibilità, ma una certezza.

Shanks e i Figarland: il destino si compie

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Elbaf non è soltanto un viaggio nella leggenda, ma anche la rivelazione definitiva sul ruolo di Shanks. È qui che scopriamo la verità sulla sua famiglia, i Figarland, al vertice dei Cavalieri Divini. Saint Figarland Garling, Comandante Supremo e nuovo Guerriero Divino della Difesa, e Shamrock Figarland, fratello maggiore di Shanks, incarnano l’autorità assoluta. Eppure Shanks, consapevole delle sue origini, scelse di vivere come pirata, rifiutando il trono per inseguire un destino diverso.

Scopper Gaban, la Mano Sinistra di Roger, lo ha definito “figlio del fato”. Mai come ora questa definizione appare profetica. Tutto ciò che Shanks ha fatto fin dall’inizio sembra condurre a questo momento: diventare il catalizzatore della più grande rivoluzione della storia. E nessun altro arco aveva mai dato a questo personaggio un peso narrativo tanto monumentale.

Harald, Xebec e i misteri che cambiano tutto

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One Piece: l’Arco di Elbaf è il migliore fino a ora? 6

Il passato di Harald, re degli Elfi caduto quattordici anni fa, porta con sé la tragedia più grande mai vissuta da Elbaf. Il suo assassinio resta un enigma, e il suo erede Loki è stato incastrato da intrighi oscuri. Ma nel raccontare l’ascesa di Harald da giovane ribelle a re amato, Oda ha colto l’occasione per svelare un’altra verità: l’identità di Rocks D. Xebec. Non solo il pirata più temuto della storia, ma addirittura il padre di Barbanera.

Xebec viene mostrato mentre forma la sua ciurma, dichiara i suoi obiettivi mai compiuti e affronta persino Imu in persona, sopravvivendo a quell’incontro impossibile. È un dettaglio che cambia radicalmente la percezione del personaggio e del suo legame con la grande guerra imminente.

Un arco che supera tutti gli altri in One Piece

Con Elbaf, come leggiamo su Comic Book, Oda ha alzato l’asticella oltre qualsiasi aspettativa. Non si tratta più di un arco di transizione, né di un semplice palcoscenico per battaglie spettacolari. Qui convivono la leggenda, la rivelazione e l’azione. La guerra finale incombe, e ogni dettaglio che emerge non solo risponde a misteri attesi da decenni, ma apre a nuove domande ancora più grandi.

Come a Water 7, come a Marineford, i lettori sanno di assistere a qualcosa di irripetibile. Ma questa volta la posta in gioco è totale: l’Arco di Elbaf non è solo il migliore degli ultimi anni, è l’inizio del vero epilogo di One Piece.

Leggi anche: ONE PIECE: L’ARCO DI ELBAF SEMBRA DESTINATO A CONSACRARE SANJI, NON USOPP

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Nicola Gargiulo

Nicola Gargiulo

Grafico e Copywriter di professione, nerd per ossessione. Cresciuto a latte, anime, videogiochi, film, serie TV, manga e fumetti cerco di diffondere il "verbo" tramite la parola scritta e lo spazio concesso dall'internet e dai capoccia di Dr. Commodore, detti anche "Gorosei".

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