L’ultima uscita di Mario Kart World ha fatto da apripista per la nuova Nintendo Switch 2, portando questo colorato mondo sul nuovo e potenziato hardware. Il colorato titolo di corse su kart ha portato con sé numerose novità, tra cui una davvero curiosa che vede, per la prima volta nella storia della serie, l’introduzione della Mucca come personaggio giocabile. La sua popolarità è esplosa rapidamente, attirando l’attenzione di fan e media… e di PETA, l’organizzazione internazionale per i diritti degli animali. Il motivo starebbe nel dettaglio estetico dell’anello al naso del nuovo personaggio.
In una lettera riportata da Nintendo Everything e indirizzata al presidente di Nintendo, Shuntaro Furukawa, PETA ha chiesto la rimozione del piercing, ritenuto un richiamo implicito a pratiche reali dell’industria della carne e dei latticini. Secondo l’associazione, gli anelli nasali sono strumenti usati per controllare e sottomettere bovini e tori, spesso causando dolore cronico. In alcuni casi, vengono applicati anelli con punte ai vitelli per impedire loro di nutrirsi dalla madre, trasformando un atto naturale di conforto in un’esperienza dolorosa.
La lettera denuncia come il design della Mucca rischi di minimizzare la violenza reale subita dagli animali da allevamento, rendendo un oggetto di dolore parte di un contesto ludico e innocente. PETA chiede quindi a Nintendo di “lasciare respirare libera” la Mucca, liberandola da un simbolo legato a un sistema che considera crudele e sfruttatore. Forse è solo la prima di altre richieste, considerando che ci sono casi in cui è possibile far mangiare un hamburger alla Mucca. Che lo considerino a base vegetale?

Il caso Mario Kart World al centro di un dibattito più ampio
La questione sollevata da PETA spinge a domandarsi fino a che punto il design dei personaggi nei videogiochi debba tener conto di implicazioni etiche e simboliche legate al mondo reale. Non è la prima volta che l’associazione si rivolge a grandi case videoludiche per modificare elementi ritenuti problematici. Per esempio, in passato ha criticato contenuti in titoli come Animal Crossing o Pokémon per il modo in cui rappresentavano l’uso degli animali.
In questo caso, la richiesta non riguarda violenza esplicita, ma un dettaglio visivo che, secondo PETA, potrebbe normalizzare pratiche dolorose. Per l’organizzazione, rimuovere l’anello al naso non altererebbe in modo sostanziale l’esperienza di gioco, ma costituirebbe un “piccolo ma significativo” passo verso una rappresentazione più empatica dei personaggi animali.
Nintendo non ha ancora rilasciato commenti ufficiali sulla questione, e resta da vedere se la compagnia deciderà di accogliere la richiesta. Nel frattempo, la Mucca di Mario Kart World continua a sfrecciare sulle piste di Nintendo Switch 2, tra consensi del pubblico e un dibattito etico che difficilmente passerà inosservato.
