Durante il San Diego Comic-Con, una voce leggendaria del panorama anime ha fatto parlare di sé. Ryusei Nakao, storico doppiatore giapponese di Frieza/Freezer in Dragon Ball, ha aperto un dibattito sul tema delle trasposizioni live-action, un argomento che spesso divide il pubblico. Intervistato da CBR, Nakao ha raccontato di desiderare una versione dal vivo di “Bleach”, serie in cui presta la voce al misterioso Mayuri Kurotsuchi, mai adattata in questo formato secondo il doppiatore. In realtà, nel 2018 è stato rilasciato un adattamento diretto da Shinsuke Sato, limitato all’arco introduttivo di Bleach, senza arrivare al punto in cui il personaggio interpretato da Nakao entra in scena.
Dopo quasi 8 anni, ancora non ci sono notizie su un possibile proseguo, e data la poca popolarità (dell’adattamento, non dell’opera), a questo punto è improbabile vederlo, ma la curiosità e la volontà di Nakao hanno fatto parlare, rievocando anche brutti ricordi. La sua apertura verso remake occidentali di anime e manga ha inevitabilmente acceso le speculazioni su un possibile ritorno in carne e ossa anche per Dragon Ball, pur senza una sua dichiarazione esplicita in tal senso.
Nakao, la cui carriera abbraccia titoli iconici come Cowboy Bebop, Naruto: Shippuden e One-Punch Man, rappresenta una figura di riferimento nel settore. Un elogio proveniente da un interprete di questo calibro ha un peso specifico importante, specie in un’industria dove la fedeltà al materiale originale è spesso messa in discussione. Tuttavia, il suo entusiasmo non basta a far dimenticare la ferita ancora aperta di “Dragon Ball: Evolution“, un flop memorabile che ha reso l’idea di un nuovo tentativo estremamente remota.

L’eredità di Dragon Ball: Evolution e il futuro degli adattamenti
Il fallimento della pellicola Live-Action non è stato un semplice incidente di percorso. Definito da Kazuhiko Torishima, ex editor del manga, il più grande errore di Shonen Jump, il film ha avuto conseguenze tali da spingere Akira Toriyama a riportare in auge la saga con “Dragon Ball Z: Battle of Gods”, aprendo l’era moderna di Dragon Ball Super. Questo precedente rende improbabile che Shueisha approvi a breve un’altra produzione dal vivo, anche alla luce del successo di altri adattamenti come la serie “One Piece” di Netflix.
Il panorama live-action di stampo anime, comunque, non si ferma. Oltre all’ipotesi Bleach, il cinema e la TV occidentali guardano con interesse ad altre proprietà giapponesi. Progetti come il film su Naruto diretto da Destin Daniel Cretton sono in fase di sviluppo, mentre la pellicola di Taika Waititi su “Akira” è stata recentemente annullata, suscitando reazioni contrastanti. La lezione che Hollywood sembra aver imparato è che ogni franchise richiede un approccio unico e una cura particolare, evitando adattamenti fotocopia privi di anima.
Per quanto Nakao apprezzi le produzioni occidentali o in generale gli adattamenti live-action, l’argomento resta ancora delicato e certe opere sembrano destinate a rimanere un fenomeno animato, forse per il meglio. Eppure il mercato globale dell’animazione continua a crescere, e con esso inevitabilmente l’interesse per tradurre in live-action storie che hanno segnato generazioni. Che si tratti di Bleach, Naruto o altre saghe, il dibattito sul come affrontare queste opere senza tradirne lo spirito è più acceso che mai, per cui non possiamo mai escludere certe possibilità.
