Il futuro di Hideo Kojima continua a muoversi tra progetti ambiziosi e sperimentazioni narrative. Dopo l’uscita di Death Stranding 2: On the Beach, ancora supportato con aggiornamenti e bilanciamenti, il celebre game designer ha deciso di dedicarsi alle sue altre due nuove produzioni: OD, horror in collaborazione con Microsoft, e Physint, esclusiva PlayStation che si preannuncia come un seguito spirituale della saga Metal Gear.
Il nome stesso evoca un ritorno alle atmosfere stealth-spionaggio, ma Kojima non ha fretta di accelerare i tempi. In un’intervista riportata da PlayStation Universe, ha spiegato che Physint si trova “nella fase concettuale”, il momento in cui si definiscono visione e identità del gioco. In pratica, sta ancora immaginando che tipo di esperienza proporre, analizzando al contempo i dati di gioco raccolti da Death Stranding 2, come le armi più utilizzate o i percorsi più battuti dai giocatori, e dedicandosi alla correzione dei bug.

Il progetto di Kojima prende forma lentamente
La realtà, come ha ammesso lo stesso Kojima, è che la produzione di Physint non inizierà a pieno ritmo prima della conclusione dei lavori sugli altri titoli in sviluppo. Questo significa che il debutto potrebbe essere lontano anni, con una finestra temporale che, realisticamente, si colloca ben oltre la metà del decennio.
Il progetto nasce con l’obiettivo dichiarato di “superare i confini tra cinema e videogioco”, combinando recitazione dal vivo, tecnologie della cattura del movimento avanzate e una narrazione capace di fondere linguaggio filmico e interattivo. Un approccio che richiede non solo tempo, ma anche una forte cura artigianale, tipica della filosofia di Kojima Productions.
La fase concettuale è una delle più delicate del processo creativo di Kojima, poiché stabilisce non solo l’estetica e il gameplay, ma anche il messaggio e il tono dell’opera. La scelta di lavorarci quasi in solitaria, mentre il resto dello studio è impegnato su altri fronti, indica la volontà di mantenere il controllo creativo completo su ogni aspetto della visione iniziale. Se il percorso appare lungo e tortuoso, la promessa è quella di un titolo capace di ridefinire le aspettative del genere stealth, portando in dote la firma inconfondibile di uno degli autori più iconici dell’industria videoludica.
