Clair Obscur: Expedition 33 è stato uno dei titoli videoludici più importanti del 2025, nonché un RPG con combattimenti a turni capace di catturare il cuore dei giocatori abituati soprattutto ai giochi contraddistinti da un gameplay più action. Ma sarà effettivamente riuscito ad esacerbare i pregiudizi che molti giocatori nutrono nei confronti di quei giochi?
Il suo enorme successo è stato preso in considerazione da numerose aziende, ma non sembra che Clair Obscur: Expedition 33 sia riuscito a sconfiggere i pregiudizi comuni sugli RPG a turni. E a sostenerlo è anche lo stesso director del gioco Guillaume Broche, che ne ha parlato in una recente intervista concessa ad Automaton Media.

Clair Obscur: Expedition 33 e i pregiudizi contro gli RPG a turni
“Potrei parlare all’infinito di questo pregiudizio […]” ha dichiarato Broche, “Personalmente, penso che i giochi di ruolo giapponesi a turni fossero molto popolari fino all’era Xbox 360. Ma quando i giochi open world hanno iniziato a diventare più popolari attraverso i media dedicati ai videogiochi, i [JRPG] hanno iniziato a essere considerati ‘fuori moda’“.
Clair Obscur: Expedition 33 non è neanche l’unico RPG a turni ad aver avuto successo negli ultimi anni, e Broche ha citato come esempio la serie di Persona. Nonostante il successo di Persona 5 e Persona 3 Reload, i giochi di Atlus non sono riusciti a cambiare completamente l’opinione dei giocatori, e il director sostiene che, anche se titoli simili vendono tantissime copie, i pregiudizi sui giochi a turni non siano spariti.
Infine ha voluto sottolineare come l’inserimento di meccaniche in tempo reale su Clair Obscur non fosse un”idea per allontanare i pregiudizi dal gioco: “Non è che abbiamo aggiunto il sistema di parata e costruito un’esperienza narrativa di questo tipo perché volevamo evitare che il nostro gioco fosse oggetto di pregiudizi. L’abbiamo fatto perché volevamo farlo“.

Alla fine di luglio il gioco si è aggiornato con una nuova patch che ha introdotto alcuni aggiornamenti interessanti di QoL, tra cui la possibilità di riprovare le battaglie.