Peak ha “scalato” le classifiche diventando uno dei giochi di maggior successo degli ultimi mesi, ma purtroppo come spesso accade, il diventare tanto conosciuti porta anche ad alcuni effetti insperati. Diversi giochi indie vengono spesso copiati a piè pari da case di sviluppo che vogliono sfruttare la sua fama, creando cloni che presentano nomi quasi uguali all’originale e una struttura di gioco simile ma con microtransazioni.
Peak: gli sviluppatori contro i cloni del gioco
I creatori del gioco si sono accorti della presenza di un clone su Roblox intitolato Cliff, e hanno invitato i giocatori a piratare l’originale piuttosto che a giocare a quello: “Preferiremmo che pirataste il nostro gioco piuttosto che giocare a questa schifezza infarcita di microtransazioni“. In generale definiscono questi progetti come “slop”, termine che si usa per indicare opere di pessima qualità Della robaccia insomma.

Uno dei motivi principali alla base della diffusione dei cloni di Peak sarebbe il suo essere disponibile solo su PC, cosa che da una parte sta facendo sentire esclusi tutti gli utenti console, e dall’altra sta lasciando spazio ai furbi di creare cloni adatti a PlayStation, XBox e Switch. Lo studio ha confermato sempre su X di essere al lavoro per portare il gioco anche su console, uno sviluppo che potrebbe risolvere il problema alla radice anche se arriva forse un po’ in ritardo.
Per fortuna la community sta sostenendo giustamente il gioco originale. Molti hanno sottolineato come il prezzo estremamente accessibile del gioco (6,85 euro) renda inutile cercare versioni pirata. E c’è anche chi chiede a gran voce anche un intervento legale che porti alla rimozione totale di Cliff su Roblox. Resta da vedere se Roblox interverrà o se la battaglia contro i cloni proseguirà altrove.
