La notizia della morte di Kelley Mack ha colpito profondamente il mondo dello spettacolo, lasciando un senso di vuoto soprattutto tra i fan di The Walking Dead, dove l’attrice aveva dato vita al personaggio di Addy nella nona stagione. Il suo percorso si era intrecciato brevemente con la comunità di Hilltop, all’interno della celebre saga post-apocalittica, ma quel poco era bastato per imprimersi nella memoria degli spettatori. La sua interpretazione era riuscita a trasmettere con autenticità lo smarrimento e la fragilità tipici della sopravvivenza in un mondo spezzato, mostrando una maturità artistica che non passava inosservata.
Dietro la recitazione di Kelley Mack c’era un bagaglio ricco di esperienze e formazione. Cresciuta a Cincinnati, aveva mosso i primi passi nel mondo della recitazione partecipando a spot pubblicitari prima ancora dell’adolescenza. Ma fu con The Elephant Garden che la sua carriera ricevette il primo vero riconoscimento, valendole l’Acting Award della prestigiosa Tisch School of the Arts. Il corto, vincitore anche dello Student Visionary Award al Tribeca Film Festival, testimoniava già allora un talento pronto a emergere.

Il percorso tra cinema, tv e doppiaggio animato per Kelley Mack
La carriera di Kelley Mack è stata un continuo movimento tra generi e media, non solo serie tv, ma anche cinema indipendente, horror e doppiaggio. Dopo i primi ruoli televisivi in Unusual Suspects e nella miniserie Grayson: Earth One, aveva trovato spazio anche in serie di rilievo come 9-1-1, Schooled (spin-off di The Goldbergs) e Chicago Med, dove aveva confermato una versatilità naturale, capace di adattarsi a contesti narrativi molto diversi tra loro.
Non meno rilevante è stato il suo impegno sul grande schermo. In Broadcast Signal Intrusion, horror psicologico al fianco di Harry Shum Jr., Kelley Mack aveva dimostrato di sapersi confrontare con ruoli dal forte impatto emotivo. Aveva recitato anche in Mr. Manhattan e nel più recente Universal, confermando una presenza scenica che alternava intensità e delicatezza. Un lato meno noto, ma altrettanto significativo, è stato quello legato al doppiaggio, aveva infatti prestato la voce a uno dei personaggi dell’acclamato Spider-Man: Un nuovo universo, film d’animazione vincitore dell’Oscar nel 2019.
Kelley Mack è venuta a mancare a causa di una rara forma di tumore al cervello. Aveva solo 33 anni. Nonostante le grandi difficoltà, Kelley ha condiviso momenti di speranza, come il video di marzo in cui imparava a camminare nuovamente con l’aiuto del suo fidanzato, dopo aver perso l’uso parziale delle gambe in seguito alla biopsia.
La sua lotta è stata accompagnata dal supporto della famiglia, accanto alla madre Kristen e alla zia Karen, che l’hanno sostenuta fino alla fine. La sorella Kathryn ha condiviso su Instagram parole intense: “Una luce così brillante e fervente ha trascorso al di là… Kelley è già tornata ad alcuni dei suoi cari in forma di varie farfalle”. La famiglia ha organizzato due cerimonie in sua memoria che si svolgeranno una il 16 agosto 2025 nel luogo natale, Glendale (Ohio), e una a Los Angeles dove l’attrice aveva vissuto negli ultimi undici anni e dove aveva costruito una rete di affetti e collaborazioni professionali.
La sua scomparsa non rappresenta solo una perdita affettiva, ma anche la fine prematura di un percorso artistico che aveva ancora molto da dire. Un talento che aveva saputo distinguersi per sensibilità, passione e autenticità, dentro e fuori dallo schermo.
