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Dragon Ball: la ragione della giovinezza eterna di Goku non è il suo essere un Saiyan, ma il business

In un universo narrativo dove tutto evolve, si trasforma e cresce, Goku rimane stranamente invariato. Nonostante siano passati decenni dalla sua prima apparizione, l’iconico protagonista di Dragon Ball continua a sfoggiare lo stesso aspetto giovanile e muscoloso visto in Dragon Ball Z che lo ha consacrato come simbolo globale dell’animazione giapponese. Una scelta che, come spesso accade nel mondo del fumetto e dell’animazione, non è casuale.

Dal punto di vista narrativo, la spiegazione è semplice e canonica, ed è legata al suo essere un Saiyan, una razza guerriera che smette di invecchiare visibilmente una volta raggiunto il picco delle loro capacità fisiche. Questa caratteristica biologica serve a garantire loro prestazioni al massimo livello durante i lunghi anni di battaglia. Tuttavia, è evidente come questa giustificazione sia stata introdotta a posteriori, per allinearsi a una decisione molto più strategica presa nel mondo reale.

Il vero motivo per cui Goku ha smesso di invecchiare risiede infatti nella sua funzione come icona riconoscibile e fissa di un brand multimiliardario. Dopo i primi archi narrativi con un Goku bambino, Akira Toriyama fu spinto dal suo editor Kazuhiko Torishima a farlo diventare adulto. L’obiettivo era quello di rendere i combattimenti più credibili e visivamente potenti. Quella trasformazione fu il punto di svolta che ha definito l’immagine di Goku per sempre, caratterizzandolo con la classica divisa arancione e blu, un fisico scolpito, i capelli a punta che ha sempre avuto (e che variano con le sue trasformazioni) e uno sguardo determinato.

Dragon Ball, forza di Goku
Dragon Ball: la ragione della giovinezza eterna di Goku non è il suo essere un Saiyan, ma il business 3

Il volto immutabile di un intero franchise

Come abbiamo detto, con l’arrivo di Dragon Ball Z, Goku adulto divenne il volto dell’intera saga. La Toei Animation e l’editore Shueisha compresero immediatamente che quel look funzionava troppo bene per essere abbandonato. Cambiare la sua estetica avrebbe significato alterare l’identità stessa del franchise, cosa che le major dell’intrattenimento evitano con estrema attenzione. Nell’analisi di Sportskeeda viene fatto presente che la fedeltà al design iconico è diventata quindi una necessità commerciale, al punto che ogni volta che si è tentato di alterarlo, come in Dragon Ball GT o nel più recente Daima, dove Goku viene riportato alla sua forma infantile, le reazioni del pubblico si sono divise.

In un contesto dove altri personaggi della serie, come Bulma che ha mostrato segni evidenti di invecchiamento, o persino Gohan di cui abbiamo visto la sua crescita gradualmente, Goku e Vegeta restano visivamente identici. È un contrasto voluto, che serve a mantenere intatto il mito costruito nel tempo. A questo si aggiunge una componente psicologica, ovvero vedere invecchiare il protagonista significherebbe confrontarsi con il passare del tempo anche nel mondo immaginario, qualcosa che molti fan preferiscono evitare.

Questa immobilità estetica diventa così una comfort zone collettiva, un’ancora visiva in un mare di evoluzioni narrative. Insomma piuttosto che invecchiare, si preferisce farlo tornare bambino o rimpicciolirlo, mantenendo sempre una certa familiarità per il pubblico. In fondo, Goku non invecchia perché è troppo grande per poterlo fare. La sua immagine ha superato i confini della fiction per diventare simbolo di generazioni, e nessuno vuole davvero vedere un’icona sfiorire.

Approvazione da parte di Goku di Dragon Ball
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Andrea Moffa

Andrea Moffa

Eroe numero 50 di Overwatch 2. Appassionato di notizie videoludiche. Esploro e condivido le avventure e le ultime info di questo mondo in continua espansione.

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