Il mondo degli sparatutto si prepara a un ottobre particolarmente affollato, con due titoli agli antipodi per impostazione ma potenzialmente in competizione sullo stesso pubblico: Battlefield 6 e ARC Raiders. Quest’ultimo, sviluppato da Embark Studios, team fondato da ex membri chiave di DICE (l’attuale e storico studio dietro Battlefield), arriverà il 30 ottobre 2025 su tutte le piattaforme, portando un’esperienza in terza persona con elementi da classico “extraction shooter”, in forte contrasto con il caos bellico tipico della saga EA. Nonostante le differenze, c’è già chi teme che possano pestarsi i piedi a livello di utenza.
E in questa tensione sottile si inserisce un curioso dettaglio che ha fatto rapidamente discutere, ovvero il fatto che il nome ARC Raiders sarebbe censurato automaticamente nella chat dell’app EA su PC. A notare la stranezza è stato l’utente Reddit WifiRouterYT, che ha condiviso un video in cui digita liberamente titoli come Call of Duty o Fortnite, ma vede trasformarsi la scritta ARC Raiders in una fila di hashtag, come se stesse infrangendo le regole della community.
EA is censoring “Arc Raiders” in their chats…
byu/WifiRouterYT inArcRaiders
Questo filtro, che normalmente serve a bloccare contenuti offensivi o inappropriati, ha acceso immediatamente il sospetto che EA stia “oscurando” intenzionalmente il nome del gioco rivale, considerando anche la storia che lega i due progetti. Embark Studios, come abbiamo anticipato, è composto in larga parte da veterani di DICE, tra cui figurano nomi di peso come Patrick Söderlund, ex CEO, e Rob Runnesson, già chief creative officer. Il passaggio da sviluppatori di Battlefield a creatori di uno sparatutto potenzialmente competitivo non è passato inosservato.

Bug o censura mascherata? Le ipotesi e le reazioni della community sul caso ARC Raiders
Le ipotesi sulla censura automatica si sono moltiplicate, alimentate anche dal silenzio di EA in merito. Alcuni utenti ironizzano: “Hanno paura di ARC Raiders“, mentre altri parlano di piccolezze infantili tra ex colleghi. In ogni caso, è bene sottolineare che altri titoli di Embark Studios, come The Finals, non sembrano essere affetti dallo stesso problema, e possono essere menzionati liberamente nella chat. Questo porta alla possibilità che si tratti semplicemente di un errore del filtro, che magari interpreta erroneamente la parola “Raiders” come qualcosa di sensibile.
L’assenza di una posizione ufficiale lascia però aperto lo spazio a interpretazioni e congetture. L’effetto domino scatenato da un semplice hashtag rafforza una narrativa sotterranea di rivalità mai esplicitata ma comunque percepita da una parte della community. Anche se ARC Raiders non è pensato per sfidare Battlefield in modo diretto, è inevitabile che la presenza di un gruppo di ex-DICE alla guida del progetto sollevi domande e attiri attenzioni.
Con l’uscita di entrambi i titoli fissata nello stesso periodo, sarà interessante osservare come le rispettive community reagiranno, e se situazioni come questa contribuiranno a creare tensione o semplicemente aumenteranno la curiosità attorno a un gioco che, almeno per ora, EA sembra non voler nemmeno nominare.
