Forse stiamo andando un po’ troppo oltre con le intelligenze artificiali. Ok che queste nuove tecnologie hanno fatto passi da giganti e probabilmente diventeranno sempre più comode per la nostra vita di tutti i giorni, ma creare una piattaforma di contenuti fatti solo con le AI è un’idea non solo prematura, ma anche abbastanza controversa.
Amazon sostiene una piattaforma streaming basata sull’intelligenza artificiale
Eppure Amazon ha avuto la brillante pensata di utilizzare il fondo Alexa Fund per sostenere Fable, startup che di recente ha lanciato Showrunner, una piattaforma che permette agli utenti di creare episodi di serie animate tramite semplici prompt all’AI della piattaforma, SHOW-2. A quanto pare l’intelligenza artificiale comprende anche un sistema che integra filtri per i contenuti considerati inappropriati e che garantisce, in qualche modo, la protezione della privacy.

Edward Saatchin, CEO di Fable, non è mai stato sicuro del fatto che Showrunner avrebbe attirato grossi numeri, ma è convinto della sua idea di “intrattenimento bidirezionale”, con il quale il nostro rapporto con l’intrattenimento diventerà completamente diverso: “I servizi di streaming stanno per diventare intrattenimento bidirezionale: il pubblico che guarda la stagione di una serie e la apprezza potrà ora creare nuovi episodi scrivendo con poche parole e trasformarsi in un suo personaggio con una foto“.
Come esempio ha portato anche un paragone con il famoso film Toy Story, dicendo che il “Toy Story dell’AI non sarà una versione economica del film Pixar” ma qualcosa che si può “giocare, vivere, moltiplicare all’infinito“. Inoltre ha ammesso che attualmente l’AI non riesce ancora a sostenere narrazioni complesse e continuative, e per ora funziona meglio con format episodici.

L’obiettivo di Showrunner è quello di conquistare i grandi studi, ma speriamo sia una cosa che non accadrà mai.