Il Marvel Cinematic Universe (MCU) si prepara a una nuova fase, ma non senza portare avanti alcuni sacrifici. Dopo anni di dominio al botteghino e successi globali, il franchise targato Disney sembra aver perso lo smalto dei tempi d’oro, ed è proprio in questa scia che Variety ha riportato le prime conferme di un cambio di rotta profondo. I primi segnali sono chiari e puntano su Deadpool 4 e Blade, due pellicole che potrebbero non trovare spazio nell’immediato futuro del MCU, travolti da una strategia che punta a tagliare i costi e rivedere le priorità produttive (Blade per esempio ha riutilizzato i costumi per Sinners).
Le motivazioni dietro a questa virata sono molteplici. Innanzitutto, gli incassi dei recenti film Marvel non hanno rispettato le aspettative, lasciando la major con il compito di riconsiderare il valore di ogni nuovo progetto. A complicare il quadro, una serie di fattori esterni come la perdita del mercato cinese, il peso delle piattaforme streaming come Disney+ e un pubblico sempre più difficile da sorprendere. Un agente vicino ad alcuni attori coinvolti nei progetti Marvel ha riassunto così il momento: “C’è un reset legato a ciò che viene considerato un successo. Non riesco a immaginare che ottengano in modo costante 1 miliardo di dollari come in precedenza“.
La Cina, un tempo alleata cruciale per il box office americano, sembra aver voltato pagina, utilizzando l’industria hollywoodiana come leva per rafforzare la propria produzione nazionale. Intanto, l’era post-COVID ha lasciato uno scenario cinematografico meno stabile, più competitivo, dove il nome del brand non basta più a garantire il tutto esaurito.
La nuova rotta dell’MCU: grandi ritorni e progetti mirati
Nonostante l’incertezza che circonda alcune produzioni, la Marvel ha comunque confermato alcuni titoli destinati a rappresentare i pilastri della nuova fase. Tra questi, Spider-Man: Brand New Day (già in lavorazione), il reboot di X-Men, e i due attesissimi crossover degli Avengers, fissati rispettivamente per il 2026 e il 2027. Proprio Avengers: Doomsday sarà un colosso produttivo, non solo per la narrazione ma anche per il cast, con il ritorno di Robert Downey Jr nei panni di Doom che promette di accendere la miccia della nostalgia tra i fan storici del franchise.
Il casting del nuovo X-Men, affidato a Jake Schreier, comincerà a breve, con una chiara direzione: puntare su volti giovani e già conosciuti per evitare cachet esorbitanti e mantenere il budget sotto controllo. Allo stesso tempo, resta nel limbo Black Panther 3, che potrebbe tornare con Ryan Coogler alla regia ma non è ancora stato ufficialmente approvato.
Il rischio maggiore è che titoli come Deadpool 4 e Blade, pur senza una cancellazione definitiva, vengano accantonati a tempo indeterminato. Eppure sarebbe un peccato ignorare il potenziale commerciale e creativo dimostrato da Deadpool & Wolverine, destinato a segnare un nuovo picco per il brand. La volontà di non sprecare successi recenti come I Fantastici 4: Gli Inizi potrebbe spingere lo studio a lasciare spiragli aperti per un futuro meno incerto.
Come ha osservato l’esperto di box office Shawn Robbins, il focus ossessivo sul weekend d’esordio rischia di oscurare il valore reale del passaparola: “Viviamo in un’epoca diversa per quanto riguarda l’uscita dei progetti legati ai supereroi“. Ed è forse proprio questa consapevolezza a guidare il nuovo corso Marvel, composto da meno quantità, più qualità e un equilibrio tra nostalgia e rinnovamento.
