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Dragon Ball, un’opera insuperabile per Akira Toriyama, tanto da frenarlo dal crearne di nuove

Akira Toriyama è una leggenda che ha plasmato il mondo dei manga e dell’animazione per decenni. La sua opera più iconica, “Dragon Ball“, ha ispirato generazioni di fan e continua a farlo anche dopo la sua scomparsa. La serie, pubblicata originariamente su “Weekly Shōnen Jump” dal 1984 al 1995, con oltre 500 capitoli, ha gettato le basi per un franchise che è cresciuto in modo esponenziale. Nel corso degli anni, il suo universo si è espanso con film d’animazione, serie TV e persino manga sequel, come il recentissimo “Dragon Ball Daima”, che ha visto la luce a febbraio del 2025.

Ciò che rende il percorso di Toriyama unico nel suo genere è la sua decisione di non intraprendere mai un’altra serie manga completa dopo la conclusione di “Dragon Ball”. Sebbene abbia continuato a contribuire attivamente al suo franchise, ideando personaggi e scenari per progetti successivi e persino assumendo il ruolo di sceneggiatore per il manga di “Dragon Ball Super” e i suoi film, si è sempre allontanato dalla realizzazione di una nuova opera seriale e il motivo è chiarissimo.

Tre dei suoi storici editori, Kazuhiko Torishima, Yu Kondo e Fuyuto Takeda, gettarono negli scorsi mesi nuova luce su questa scelta. L’intervista fatta loro, originariamente in un podcast giapponese, è stata tradotta per gli appassionati, offrendo una prospettiva inedita sulla mente di un genio. Takeda, che ha preso in mano le redini editoriali durante la saga di Cell, ha rivelato che la decisione di Toriyama di non proporre nuovi progetti era sua e solo sua, una scelta che l’artista giustificava scherzosamente dicendo che non aveva più voglia di lavorare. In realtà dietro si celava molto di più.

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Dragon Ball, un'opera insuperabile per Akira Toriyama, tanto da frenarlo dal crearne di nuove 3

L’eredità impossibile da superare e il prezzo del successo

Secondo le testimonianze dei suoi editori, la riluttanza di Toriyama a creare un’altra serie derivava dalla convinzione di non poter mai superare il successo monumentale di “Dragon Ball”. Era un’ombra gigantesca che incombeva su qualsiasi nuova idea, un’eredità che lo stesso autore riteneva impossibile da eguagliare. Torishima, l’editore che lo scoprì e lo introdusse su “Shōnen Jump” con “Dr. Slump”, ha ammesso di aver provato a convincerlo a disegnare qualcosa di nuovo, ma ha notato che il leggendario autore trovava sempre scuse sottili, portandolo a credere che non ci fosse nulla che potesse fargli cambiare idea.

Questa sensazione, tuttavia, non fu l’unico fattore in gioco. La vita di un mangaka professionista è notoriamente estenuante, e Toriyama non faceva eccezione. Gli editori hanno ricordato un episodio in cui l’artista soffriva di tendinite, un disturbo comune tra i disegnatori, arrivando ad affermare di non poter più disegnare. La rigida tabella di marcia imposta da “Jump” era implacabile e, per convincerlo a continuare, Torishima lo sfidò a scrivere il suo nome.

Dopo averlo fatto con successo, l’editore gli dimostrò che era ancora in grado di disegnare. Inoltre, anche se non è mai stato confermato esplicitamente, è plausibile pensare che fosse semplicemente esausto dopo aver dedicato quasi 11 anni della sua vita a “Dragon Ball”, una serie che in origine avrebbe dovuto concludersi con la saga di Cell, ma che fu prolungata per volere degli editori e della Shueisha.

Nonostante il suo allontanamento dal disegno seriale, Toriyama ha continuato a lavorare, contribuendo a vari film animati dell’opera principale, realizzando illustrazioni per Dragon Ball GT, e creando storie brevi come “Sand Land” e “Jaco the Galactic Patrolman”. Il suo lavoro ha permesso al franchise di prosperare, e il suo contributo finale in “Dragon Ball Daima” ha rappresentato un commovente addio, nonché un gesto d’amore.

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Dragon Ball, un'opera insuperabile per Akira Toriyama, tanto da frenarlo dal crearne di nuove 4

Leggi anche: L’editor di Dragon Ball Kazuhiko Torishima critica i manga moderni, definendoli “fast food narrativi”

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Andrea Moffa

Andrea Moffa

Eroe numero 50 di Overwatch 2. Appassionato di notizie videoludiche. Esploro e condivido le avventure e le ultime info di questo mondo in continua espansione.

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