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Battlefield 6: il team ha dichiarato di voler combattere i cheater “fino alla morte” con Javelin

Nel panorama videoludico, la sfida contro i cheater rappresenta una battaglia costante e impegnativa per gli sviluppatori, e Battlefield 6 non fa eccezione. Vince Zampella, responsabile del franchise di Battlefield e fondatore di Respawn Entertainment, ha dichiarato con fermezza in un’intervista riportata da GameExperience che il team sarà determinato a combattere i cheater “fino alla morte”. Questo impegno sottolinea quanto sia cruciale per gli sviluppatori mantenere un’esperienza di gioco equa e coinvolgente per tutti.

Zampella ha spiegato che non è possibile rivelare apertamente le strategie utilizzate contro i cheater, poiché ciò fornirebbe loro un vantaggio. La lotta è una vera e propria “corsa agli armamenti” nell’industria del gaming, dove le tecniche di barare si evolvono costantemente e gli sviluppatori devono investire grandi energie per tenere il passo. Pur desiderando di voler eliminare completamente questo fenomeno, la realtà è che si tratta di un conflitto continuo che richiede un impegno incessante.

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Battlefield 6: il team ha dichiarato di voler combattere i cheater "fino alla morte" con Javelin 3

Javelin Anticheat: il sistema di difesa di Battlefield 6

Per fronteggiare la minaccia dei cheater, Battlefield 6 introdurrà un sistema anticheat a livello kernel chiamato Javelin Anticheat, sviluppato internamente da Electronic Arts. Questo sistema, nato nel 2022, è stato perfezionato grazie all’esperienza maturata con Battlefield 2042 ed è già utilizzato in diversi titoli EA. La particolarità di Javelin è la sua capacità di agire a un livello profondo del sistema operativo, rendendo più difficile ai cheater aggirare le protezioni.

Gli appassionati avranno modo di testare questa nuova tecnologia già nella beta di Battlefield 6, che sarà divisa in due fasi, con la prima dal 9 al 10 agosto e la seconda dal 14 al 17 agosto. Queste sessioni saranno fondamentali per mettere alla prova le difese anticheat e per affinare ulteriormente il sistema prima del lancio ufficiale del gioco, previsto per il 10 ottobre su PC, PlayStation 5 e Xbox Series X|S. Tuttavia, un sistema anti-cheat a livello kernel è sempre al centro di dibattiti. Vanguard di Valorant, per esempio, pur dimostrandosi efficace, ha creato non pochi problemi, e in generale gli utenti da sempre sono restii a dare accesso al loro sistema e ai loro dati agli sviluppatori.

Sono già emerse le prime discussioni al riguardo, per cui bisognerà vedere se effettivamente il gioco varrà la candela e se il pubblico sopporterà questa decisione, ma in definitiva, la lotta contro i cheater in Battlefield 6 rappresenta una delle priorità assolute per gli sviluppatori, che promettono di non abbassare la guardia in una battaglia purtroppo comune nel mondo degli sparatutto con una componente online e che, come sottolinea lo stesso Zampella, continuerà “fino al giorno della nostra morte”.

La battaglia di Battlefield 6
Battlefield 6: il team ha dichiarato di voler combattere i cheater "fino alla morte" con Javelin 4

Leggi anche: Battlefield 6: disponibili i requisiti PC minimi e consigliati, i quali mostrano una certa accessibilità

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Andrea Moffa

Andrea Moffa

Eroe numero 50 di Overwatch 2. Appassionato di notizie videoludiche. Esploro e condivido le avventure e le ultime info di questo mondo in continua espansione.

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