Dopo Avatar – La via dell’acqua, il terzo capitolo del kolossal firmato da James Cameron si preannuncia come una svolta emotiva e narrativa senza precedenti. In particolar modo, Avatar: Fuoco e Cenere segnerà un cambiamento profondo e importante per il personaggio di Jake Sully, il protagonista interpretato da Sam Worthington sin dal 2009, costretto nel nuovo capitolo della storia a confrontarsi con il lutto per la morte del figlio Neteyam.
Una perdita che si rivelerà essere non solo personale, ma simbolica dell’intero equilibrio costruito tra i Na’Vi e la fragile tregua con gli umani. Jake, che nel secondo film aveva scelto la via della pace, dovrà ora fare i conti con un ritorno forzato alle armi, non più per idealismo, ma per sopravvivenza. Il primo trailer ha già riacceso l’interesse dei fan, mostrando scorci di un mondo in fiamme e una famiglia spezzata, dove il dolore diventa il nuovo catalizzatore del conflitto.
Worthington ha spiegato a Empire che Jake non sa come elaborare la morte di Neteyam e, smarrito, sceglie di rifugiarsi nell’unica dimensione che conosce: la guerra. “Jake era un pacificatore nel secondo film, ma è cambiato, perché è in lutto. Non sa come andare avanti e così torna al mondo che conosce, quello dell’essere un soldato. Attaccare, andare in guerra, questo è qualcosa di confortante per Jake”, ha dichiarato l’attore.

L’evoluzione di Jake Sully nella saga di Avatar
Jake Sully non è nuovo alle trasformazioni e Avatar: Fuoco e Cenere sarà l’occasione per assistere a quella che potrebbe rivelarsi la più tragica di tutte ovvero l’arresa al proprio lato più bellico. Dal marine scettico del primo film all’alleato Na’Vi e padre devoto del secondo, nel terzo capitolo la sua figura si scinde in due forze opposte, tra quella dell’uomo che voleva costruire un futuro pacifico e quella che, distrutta dal lutto, cede all’istinto della guerra. Non si tratta solo di un ritorno all’azione, ma di una regressione psicologica che mette a rischio non solo la sua posizione al comando, ma anche il legame con Neytiri.
La guerriera Na’Vi, interpretata ancora una volta da Zoe Saldana, si chiuderà nel suo dolore e la coppia dovrà lottare per restare unita. Il conflitto non sarà più solo esterno, ma anche intimo, e ciò che accade tra Jake e Neytiri potrebbe riflettere il destino stesso del popolo Na’Vi. Il clan della Cenere, nuovo nemico introdotto in questo capitolo, rappresenterà un altro tassello oscuro della nuova Pandora, diventando una minaccia tangibile, ma anche metaforica, in un racconto che sempre più si allontana dalla semplice avventura fantascientifica per entrare nei territori del dramma epico e della riflessione esistenziale.
James Cameron ha più volte sottolineato quanto la saga di Avatar voglia raccontare la famiglia, il legame con la natura e la lotta contro l’oppressione. Ma ora che il lutto ha scosso le fondamenta della famiglia Sully, il messaggio diventa più sfumato, più adulto. Fuoco e Cenere sarà il film dove la speranza si mescolerà all’ira, e dove la rinascita potrebbe arrivare solo dopo essere passati tra le fiamme.
