Dr Commodore
LIVE

Dying Light: The Beast abbandona le scelte e i finali multipli e punta tutto su una narrativa lineare

Il prossimo capitolo della saga Dying Light promette una svolta importante per l’intera serie. Con Dying Light: The Beast, Techland sceglie di abbandonare la struttura narrativa a bivi che ha contraddistinto i titoli precedenti per abbracciare un racconto più diretto, coerente e soprattutto con un finale unico per tutti. A confermarlo è stato Tymon Smektała, franchise director del progetto, durante un’intervista a GamesRadar+, in cui ha chiarito l’intenzione dello studio di imboccare una nuova strada nella gestione della storia e del futuro del brand.

La scelta non nasce da una volontà di semplificazione, ma da un’esigenza creativa precisa di evitare contraddizioni interne e garantire coerenza narrativa nel tempo. L’assenza di scelte significative, secondo Smektała, permetterà agli sviluppatori di avere il pieno controllo sul percorso della saga, specialmente in vista di piani più ampi che coinvolgono futuri titoli e contenuti legati al mondo post-apocalittico di Dying Light. Questo approccio rende inoltre canonico uno solo dei finali alternativi visti nell’espansione The Following, confermando che la direzione narrativa imboccata con The Beast punta a riscrivere la continuità del franchise con maggiore decisione.

Dying Light The Beast
Dying Light: The Beast abbandona le scelte e i finali multipli e punta tutto su una narrativa lineare 3

Il ritorno di Crane e la visione a lungo termine di Techland

Il nuovo corso di Dying Light passa anche per il ritorno di uno dei volti più noti della saga, ovvero Kyle Crane. Il protagonista del primo capitolo torna “più bestiale che mai”, secondo la descrizione ufficiale del gioco, in una versione più cupa e trasformata, in linea con l’atmosfera ancora più intensa e drammatica che Techland vuole imprimere a The Beast. Un personaggio iconico che riemerge per legare passato e futuro, e forse proprio per questo serviva una narrazione più compatta e meno influenzabile dalle azioni dei giocatori.

Il team ha infatti confermato che Dying Light: The Beast sarà il punto di partenza per una fase completamente nuova del franchise. Il controllo sulla storia non è visto come una limitazione dell’esperienza del giocatore, ma come un mezzo per poter esplorare con maggiore libertà temi, ambientazioni e personaggi, senza dover giustificare scelte divergenti nei capitoli futuri. Si tratta quindi di una mossa strategica che guarda al lungo termine, per rafforzare la coerenza interna e l’identità narrativa della serie.

La nuova data di uscita, decisa a seguito di un rinvio per migliorare la qualità del gioco e fissata al 19 settembre 2025 su PS5, Xbox Series X|S e PC, segna l’inizio di questa nuova era. Le versioni per PS4 e Xbox One arriveranno invece entro la fine dell’anno, confermando l’intenzione dello studio di non lasciare indietro nessuna fetta del proprio pubblico, anche se le risorse principali saranno ormai orientate alle piattaforme di nuova generazione.

Dying Light The Beast
Dying Light: The Beast abbandona le scelte e i finali multipli e punta tutto su una narrativa lineare 4

Leggi anche: Dying Light: l’edizione da 300.000 euro è mai stata acquistata? Fortunatamente no, dice Techland

Articoli correlati

Andrea Moffa

Andrea Moffa

Eroe numero 50 di Overwatch 2. Appassionato di notizie videoludiche. Esploro e condivido le avventure e le ultime info di questo mondo in continua espansione.

Condividi