Pochi giorni fa, Ubisoft ha annunciato lo sviluppo di un nuovo capitolo di Ghost Recon è attualmente in fase di sviluppo, e per la prima volta nella storia del franchise si tratterà di uno sparatutto in prima persona. La rivelazione è emersa nel corso di un recente incontro con gli azionisti, durante il quale il CEO Yves Guillemot ha illustrato le strategie della compagnia, sottolineando l’importanza dei titoli multiplayer che richiedono un supporto continuativo.
Nel suo intervento, Guillemot ha citato esplicitamente The Division e Ghost Recon come due progetti chiave per il futuro di Ubisoft, confermando così le voci che circolavano da tempo su un nuovo capitolo in lavorazione. Internamente noto con il nome in codice Ovr, il gioco dovrebbe entrare in fase di alpha testing entro la fine del 2025, mentre la sua uscita dovrebbe essere prevista non prima dell’autunno del 2026.

Ubisoft vuole far avvicinare Ghost Recon al “modello Call of Duty”?
La scelta di passare dalla tradizionale visuale in terza persona a una in prima persona, segna un cambiamento radicale nella struttura del gioco della serie Ghost Recon. Fin dal suo debutto nel 2001, la serie si è distinta da altri FPS per avere un approccio tattico e realistico, con missioni di squadra e un ritmo più riflessivo. Il passaggio alla prima persona sembra invece voler abbracciare le tendenze attuali del mercato, in particolare quelle che hanno reso popolari franchise come Call of Duty o, per restare in casa Ubisoft, Rainbow Six Siege.
Ovviamente Guillemot non si è sbilanciato sul progetto rivelando dettagli concreti su gameplay o ambientazione, ma è plausibile immaginare che alcuni elementi tattici tipici del brand saranno mantenuti, pur adattati a una formula più dinamica e immersiva. La scommessa di Ubisoft è chiara: modernizzare Ghost Recon per attrarre un nuovo pubblico, senza perdere del tutto la sua identità originaria. Sarà interessante osservare se il nuovo Ghost Recon riuscirà a distinguersi in un panorama ormai saturo di FPS competitivi, o se finirà per essere un banale prodotto derivativo.
