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Addio a Ozzy Osbourne: l’ultima leggenda dell’heavy metal muore a 76 anni

Ozzy Osbourne se n’è andato. A 76 anni, la voce più riconoscibile dell’heavy metal si è spenta circondata dalla sua famiglia, poche settimane dopo aver salutato i fan con un concerto tributo che già sapeva di commiato. “Era con la sua famiglia e circondato dall’amore“, recita il comunicato diffuso dai suoi cari, una frase che, nella sua semplicità, chiude il capitolo di una delle esistenze più intense e fuori dagli schemi della musica moderna.

Solo tre settimane fa, Osbourne aveva calcato il palco di Villa Park, simbolicamente nella sua Birmingham, insieme ai suoi compagni storici dei Black Sabbath per il concerto di beneficenza intitolato “Back to the Beginning” di 100 minuti in totale, per il quale uscirà anche un film nel 2026. Seduto su un trono, come un re che sa di essere al tramonto ma che rifiuta l’oblio, aveva detto al pubblico: “Non avete idea di come mi sento. Grazie dal profondo del mio cuore“. Era la sua “ultima curva”, un concerto celebrativo con ospiti del calibro di Metallica e Guns N’ Roses, pensato per congedarsi con dignità e potenza.

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Addio a Ozzy Osbourne: l'ultima leggenda dell'heavy metal muore a 76 anni 3

Oltre il mito: eredità e caos di un’icona come Ozzy Osbourne

La carriera di Ozzy Osbourne è un monumento al rock, ma anche una parabola umana di eccessi, redenzioni e trasformazioni. Come frontman dei Black Sabbath, ha scolpito le fondamenta del metal con brani epocali come “Iron Man”, “Paranoid” e “War Pigs”. In solitaria, poi, ha rilanciato se stesso con hit come “Crazy Train” e “No More Tears”, reinventandosi costantemente anche attraverso collaborazioni e nuove sonorità.

Ma Ozzy è stato molto più che un musicista. È stato un’icona della cultura pop, anche grazie alla serie The Osbournes, uno dei primi reality show famigliari a ottenere enorme successo globale nei primi anni 2000. Mostrando la sua quotidianità caotica e al tempo stesso umanissima con Sharon e i figli Kelly e Jack, ha conquistato anche un pubblico distante dal mondo metal.

Indimenticabili i suoi eccessi, tra cui l’aneddoto ormai leggendario del pipistrello decapitato sul palco, un’immagine che ha contribuito a cementare il suo status di “Principe delle Tenebre“. Ma dietro la maschera dell’antieroe, negli ultimi anni Ozzy Osbourne aveva mostrato anche il volto fragile dell’uomo per via della sua battaglia con il Parkinson, delle cadute fisiche e, inevitabilmente, delle cancellazioni dei tour. Nonostante tutto, non si è mai ritirato davvero. Ha sorpreso il pubblico ai Commonwealth Games del 2022 e ha tenuto duro fino all’ultimo show, voluto a tutti i costi come tributo finale ai fan.

Ozzy Osbourne ha ricevuto ogni riconoscimento possibile tra cui la doppia induzione nella Rock and Roll Hall of Fame (con i Sabbath e da solista), una stella sulla Hollywood Walk of Fame e una nella sua Birmingham, cinque Grammy, un Ivor Novello e il titolo di “Godlike Genius” per NME. Ma soprattutto, ha lasciato un’impronta nella cultura globale che va ben oltre i premi. Dietro di sé lascia Sharon, i suoi figli Aimee, Kelly, Jack, Jessica e Louis e i suoi nipoti. Assieme, naturalmente, al suono eterno di chitarre distorte che continuerà a vivere finché ci sarà qualcuno che vorrà gridare contro il mondo con una canzone.

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Andrea Moffa

Andrea Moffa

Eroe numero 50 di Overwatch 2. Appassionato di notizie videoludiche. Esploro e condivido le avventure e le ultime info di questo mondo in continua espansione.

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