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Morto il base-jumper dei record Felix Baumgartner: malore durante un lancio a Porto Sant’Elpidio

Una figura leggendaria del base jumping e del paracadutismo estremo, Felix Baumgartner, ha perso la vita all’età di 56 anni in un drammatico incidente a Porto Sant’Elpidio, nelle Marche. Secondo le prime ricostruzioni, l’atleta austriaco sarebbe stato colto da un malore mentre era a bordo di un velivolo leggero, perdendo il controllo e precipitando all’interno di una piscina di una struttura ricettiva. Il volo, terminato intorno alle 16, ha avuto esiti fatali per lui e ha coinvolto anche una ragazza, colpita dal mezzo ma fortunatamente non in pericolo di vita.

L’impatto è avvenuto quando, stando alle prime analisi, Baumgartner era già privo di vita, implicando che lo schianto non è stato la causa della sua morte. Le indagini in corso da parte delle autorità locali stanno cercando di chiarire con precisione le dinamiche del tutto. L’ipotesi di un malore in volo è la più probabile, ma non si escludono guasti meccanici o altre variabili impreviste.

La notizia della sua scomparsa ha immediatamente fatto il giro del mondo, generando un’ondata di commozione in particolare nella comunità internazionale degli sport estremi. Felix Baumgartner non era solo un atleta; era un simbolo di audacia, di sperimentazione dei limiti fisici e mentali, un uomo che aveva trasformato la sfida alla gravità in un’arte.

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Morto il base-jumper dei record Felix Baumgartner: malore durante un lancio a Porto Sant'Elpidio 3

Felix Baumgartner: l’uomo che sfidò il cielo e superò il suono

Nato a Salisburgo nel 1969, Felix Baumgartner aveva trasformato il suo sogno d’infanzia in una carriera straordinaria. Celebre per i suoi salti da grattacieli, ponti e pareti naturali, divenne una vera icona grazie alla spettacolare impresa del 14 ottobre 2012, ovvero il lancio dalla stratosfera da quasi 39.000 metri d’altezza, con cui raggiunse la velocità record di 1.357,6 km/h, superando il muro del suono in caduta libera. Con quell’impresa che ancora oggi è presente registrata sui maggiori siti di condivisione video, stabilì tre primati mondiali: il lancio da più in alto, la maggiore velocità raggiunta in caduta libera e la più alta ascesa in pallone aerostatico con equipaggio umano.

Quel salto, supportato dal progetto Red Bull Stratos, non fu solo una sfida sportiva, ma un esperimento scientifico e mediatico che tenne milioni di persone col fiato sospeso. “Un sogno fin da bambino”, aveva dichiarato, ricordando che già a 5 anni disegnava sé stesso mentre si lanciava con un paracadute. Dopo il ritiro dalle grandi imprese mediatiche, Felix Baumgartner aveva continuato a volare per passione, con minor esposizione pubblica, ma con lo stesso spirito di sempre. Oggi la sua scomparsa segna la fine di un’epoca per chi ha fatto del cielo il proprio campo da gioco. Un vuoto difficile da colmare, ma anche un’eredità di coraggio e libertà che continuerà a ispirare le generazioni future.

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Morto il base-jumper dei record Felix Baumgartner: malore durante un lancio a Porto Sant'Elpidio 4

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Andrea Moffa

Andrea Moffa

Eroe numero 50 di Overwatch 2. Appassionato di notizie videoludiche. Esploro e condivido le avventure e le ultime info di questo mondo in continua espansione.

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