Uno degli elementi che rende One Piece un’opera longeva e sempre coinvolgente è il modo in cui Eiichiro Oda riesce a tessere trame ramificate, che si intrecciano tra loro nel tempo, tornando a galla quando meno ci si aspetta. Con l’arco narrativo di Elbaph attualmente in corso, l’autore gioca nuovamente su questa abilità, ripescando eventi lasciati in sospeso da anni per svelare nuovi strati di verità e far avanzare la storia.
Dopo la conclusione della battaglia a Egghead, Luffy e la sua ciurma approdano nella mitica terra dei Giganti. Ma ciò che sembra un momento di respiro si trasforma presto nell’ennesimo vortice di caos. La presenza dei Cavalieri Divini, infiltrati nell’isola con l’intento di assoggettare l’intera razza gigante al volere del Governo Mondiale, accende l’ennesima miccia. In vista della guerra finale, il Governo mira ad ampliare il proprio esercito, e i Giganti, notoriamente la razza più potente, rappresentano un obiettivo fin troppo strategico.
Il racconto, però, devia temporaneamente per svelare i retroscena della storia di Harald, da giovane ribelle a leggendario sovrano di Elbaph. È attraverso il suo passato che riemerge il mistero dei Giganti congelati visti per la prima volta nel lontano capitolo 660 di One Piece, durante l’arco narrativo di Punk Hazard. Allora, Chopper e gli altri assistettero a una scena macabra che non trovò mai piena spiegazione. Almeno fino a oggi.

Il passato oscuro dei Giganti congelati in One Piece
Nel capitolo 1154 di One Piece, un dialogo tra Harald e Jarul, eroe dei Giganti, riporta in superficie eventi rimossi dalla memoria collettiva. Durante l’Incidente del Reverie, Harald si reca in incognito come guardia, ma un omicidio interrompe bruscamente le sue indagini. Jarul, da parte sua, rivela l’esistenza di un antico gruppo di maestri d’ascia giganti, armati di martelli da guerra e dispersi nel mondo come mitici costruttori di navi. Harald crede che si tratti solo di leggende, ma Jarul lo corregge affermando che quei giganti erano reali e inviavano lettere ad Elbaph fino al giorno in cui il loro ultimo messaggio annunciava la cattura. Poi, silenzio.
Il gruppo comprendeva oltre cento Giganti, alcuni dei quali discendenti degli Antichi Giganti. Nessuno ha più avuto loro notizie. Secondo Jarul i Giganti sarebbero ancora oggi congelati in qualche parte del mondo. E a chi ha buona memoria, l’immagine di quei corpi immobili tra i ghiacci di Punk Hazard torna in mente con forza. Non era solo una scena disturbante, ma un indizio chiave ignorato troppo a lungo. Questa teoria di One Piece è stata ampiamente discussa e analizzata da appassionati utenti sul forum online Chapter, dove si confrontano idee e interpretazioni.


Il destino di questi Giganti è lo specchio della visione discriminatoria del Governo Mondiale nei confronti delle razze ritenute “pericolose”. I Giganti, per quanto fieri e orgogliosi, restano considerati una minaccia. Oltre a ciò, il loro essere stati catturati, piuttosto che eliminati, rafforza la percezione sul loro ruolo in One Piece. E se proprio dobbiamo unire i puntini sfruttando questi dettagli, vi ricordiamo che in una stanza della dimora di Imu è presente un antro congelato, con un cappello di paglia gigante lì custodito. Coincidenza che sia tutto congelato? Forse no.
Da questo cappello, ai giganti di Punk Hazard, fino allo stesso Saul congelato da Aokiji e dato a lungo per morto. Dietro il concetto di congelamento dei giganti c’è molto di più. Con la rivelazione del capitolo 1154, One Piece riconferma la sua capacità di intrecciare eventi narrativi a distanza di oltre 500 capitoli. L’arco di Elbaph, ad oggi, non è solo un viaggio sull’isola dei Giganti ma il teatro in cui verità sepolte stanno per esplodere.
