Nonostante le aspettative dei fan e le numerose speculazioni circolate nei mesi scorsi, Dragon Ball Super non tornerà nel 2025. La conferma definitiva arriva da Victory Uchida, editor della rivista V-Jump, che ha invitato il pubblico alla pazienza e all’attesa, senza offrire date precise per un possibile ritorno del manga. La notizia è giunta pochi giorni dopo l’Anime Expo 2025, aggiungendo un’ulteriore nota amara per chi sperava almeno in qualche aggiornamento più concreto sulla celebre opera di Akira Toriyama e Toyotaro.
Toyotaro stesso ha ammesso in primis che continuare senza l’aiuto e la supervisione del maestro sarà difficile, ma non impossibile, ma anche che non spetta a lui decidere se Dragon Ball Super continuerà, in quanto è Shueisha ad avere le redini del futuro dell’opera. Per ora, si consola mostrando al pubblico Lost Samurai, un one-shot le cui bozze sono già state pubblicate e che smentisce la smentita (il gioco di parole qui è necessario) sull’annuncio del suo primo manga originale.
Il manga propone un’ambientazione inedita e si distacca completamente dal mondo di Dragon Ball, segnando una sorta di tentativo autoriale per il disegnatore di mettersi alla prova fuori dal solito schema di poteri, trasformazioni e tornei. Dalle sole bozze, tra l’altro in lingua originale, è molto difficile capire se il one-shot ha il potenziale per diventare successivamente un’opera completa, ma è indubbiamente un indicatore del fatto che Toyotaro si stia guardano intorno, pensando ad altro, oltre che a Super, anche se ogni tanto qualche illustrazione (o Shikishi) la rilascia, come la seguente, l’ultima pubblicata.

Critiche pesanti da un’istituzione di Dragon Ball
C’è anche qualche dubbio sull’effettiva possibilità di continuare sulla stessa rotta con l’opera, in quanto l’Anime Expo è stato anche palcoscenico di critiche anche da parte di nomi importanti dell’industria. A lanciare il primo dardo è stato Kazuhiko Torishima, storico editor del Weekly Shonen Jump e figura chiave nella nascita e nell’evoluzione di Dragon Ball. Le sue osservazioni sul lavoro di Toyotaro, condivise da Von presente alla conferenza, sono state particolarmente dure, avendo evidenziato carenze evidenti nella costruzione delle tavole, una regia delle scene poco efficace, prospettive mal gestite e soprattutto una narrazione che non riesce a coinvolgere il lettore fin dalle prime pagine.
Secondo Torishima, Toyotaro ha concentrato troppo gli sforzi sulla spettacolarità dei combattimenti, tralasciando la profondità emotiva e lo sviluppo del protagonista, aspetti fondamentali per catturare l’interesse del pubblico. Ma le critiche non si fermano all’autore. Anche Uchida, editor di Toyotaro, è finito sotto accusa. Torishima ha sottolineato come sia responsabilità dell’editor individuare e correggere le debolezze nella sceneggiatura e nella struttura di un manga, un ruolo che in questo caso, a suo avviso, non è stato assolto. Secondo il veterano dell’editoria giapponese, entrambi “mancano delle basi del manga“, un giudizio pesante, soprattutto se riferito a chi porta avanti l’eredità di una delle opere più amate di sempre.
La pausa di Dragon Ball Super, a questo punto, sembra quindi meno una strategia editoriale e più una necessità creativa. Dopo la scomparsa di Toriyama, la pressione sulle spalle di Toyotaro è enorme, e Lost Samurai rappresenta un tentativo, per ora zoppicante, di dimostrare che c’è vita oltre Goku e Vegeta. Resta da vedere se questa battuta d’arresto porterà a un’evoluzione stilistica e narrativa per il mangaka o se segnerà l’inizio di un periodo di transizione più lungo e complesso del previsto per il franchise.
