Nel vastissimo mondo di One Piece, ogni nuova introduzione di personaggi è destinata a scatenare dibattiti. Ma con Gunko, la nuova e potente Holy Knight dell’arco di Elbaf, il clamore ha superato le aspettative. Non tanto per le sue abilità o il suo impatto narrativo — già ampiamente discussi — quanto per… il suo outfit.
Sì, ancora una volta si parla di fan service. Ma questa volta, Eiichiro Oda ha deciso di intervenire con la consueta ironia che lo contraddistingue. E lo ha fatto nel Volume 112, durante la celebre rubrica SBS (Shitsumon o Boshū Suru), dove risponde direttamente alle domande dei fan. Il risultato? Un mix di difesa creativa, sarcasmo e autoironia che merita di essere raccontato. Come vediamo su Pewpiece.
Gunko, tra demoni, pentacoli e polemiche
Gunko appare per la prima volta durante l’Elbaf Arc, accompagnata da Shamrock e da un’inquietante tecnica di teletrasporto chiamata “Abyss”, simile a un pentacolo demoniaco. Il suo obiettivo è prendere il controllo di Elbaf — una missione ambiziosa e spietata — ma viene subito messa in discussione non per la brutalità del piano, bensì per il suo vestiario minimalista.

A far discutere, più del suo ruolo nella trama, è stato il design ritenuto da molti troppo esplicito, soprattutto per un manga che ha sempre bilanciato momenti comici e riflessioni profonde con un certo occhio all’estetica femminile.
Il fandom si è diviso: da un lato chi difende lo stile visivo del manga come parte della sua identità; dall’altro, chi sottolinea come questi dettagli alimentino la costante oggettivazione delle figure femminili nella serie.
One Piece, Oda risponde: “Non sono perversioni, è moda!”
Nel Volume 112, un fan chiede direttamente a Oda: “Perché Gunko indossa delle mutandine?”. La risposta del mangaka è esilarante e disarmante: “Continuate a dire ‘mutandine’ qua, ‘mutandine’ là. Ma sentite, tecnicamente è biancheria intima, ma se la chiamiamo così, allora facciamo sembrare Gunko una pervertita. E non è affatto così!”
Con un esempio che mescola logica narrativa e battuta sagace, Oda cita anche gli outfit di Nami e Bonney nell’Egghead Arc, sottolineando come le loro giacche allungate “coprano di più” rispetto a quanto sembri. “È una moda. Riduce l’esposizione della pelle. Quindi va benissimo”. E poi, chiude con un secco: “Che maleducati”.

One Piece: tra ironia e consapevolezza: una difesa che non convince
La reazione dei fan? Tra sorrisi e alzate di sopracciglio. In fondo, chi conosce Oda sa che il suo stile ironico non manca mai nelle SBS, e che le sue spiegazioni sono spesso più un siparietto comico che una vera giustificazione. Ma proprio per questo riescono a stemperare le polemiche e a riportare l’attenzione sul cuore della storia.
Dopotutto, Gunko si sta già rivelando un personaggio ben scritto, con un passato che potrebbe collegarla direttamente a uno dei membri dei Mugiwara. E il fandom, come spesso accade, ha già archiviato la polemica estetica per concentrarsi sulle rivelazioni narrative e sui combattimenti esplosivi dell’arco finale.
Oda, Gunko e la sottile arte del “non prendersi troppo sul serio”
Come leggiamo anche su Comic Book, ciò che rende One Piece un fenomeno così duraturo è anche la sua capacità di mescolare toni, registri e sensibilità diverse. Gunko ne è l’ennesima dimostrazione: un personaggio che nasce nella controversia ma cresce nella trama. E Oda? Rimane fedele a se stesso, tra risposte scherzose e autoironia pungente.
Che si parli di mutandine o di pentacoli demoniaci, One Piece continua a far discutere — e divertire — proprio come ha sempre fatto.