Durante il Japan Expo 2025 di Parigi è stato annunciato Junji Ito Crimson, il nuovo anime ispirato alle inquietanti storie dell’iconico autore horror Junji Ito. L’annuncio è arrivato in maniera scenografica, accompagnato dalla presentazione di un videoclip musicale realizzato per la sigla ufficiale della serie, interpretata dalla celebre cantante Yumi Matsutōya. La particolarità è che il video stesso è illustrato con immagini firmate dallo stesso Ito, in un connubio visivo e sonoro che fonde l’atmosfera onirica e disturbante dell’artista con la delicatezza melodica della cantante.
La protagonista del videoclip, Karasu Ageha, figura sospesa tra la vita e la morte, funge da tramite tra il mondo terreno e quello degli spiriti, incarnando perfettamente i temi che da sempre permeano l’universo di Ito come il confine labile tra realtà e incubo, la fascinazione per l’ignoto e il richiamo irresistibile verso l’abisso. La canzone sarà inclusa nel quarantesimo album di Matsutōya, in uscita questo autunno, sancendo anche un importante traguardo nella carriera musicale dell’artista.
Il progetto di Junji Ito Crimson si pone in continuità con quanto fatto da Junji Ito Maniac: Japanese Tales of the Macabre, la precedente antologia di episodi ispirati alle sue storie, uscita su Netflix nel gennaio 2023. La nuova serie sarà disponibile in streaming su Crunchyroll, che ha confermato la distribuzione ufficiale.

L’eredità visiva di Junji Ito tra sperimentazione e fedeltà alla carta
Junji Ito è da tempo considerato una leggenda del manga horror giapponese. La sua abilità nel fondere l’estetica grottesca con il quotidiano ha ispirato un’intera generazione di artisti, registi e fumettisti. Le sue opere più celebri, come Tomie, Uzumaki e Gyo, oltre che ad essere storie dell’orrore sono esplorazioni profonde della psiche umana, incubi a cielo aperto in cui il terrore non si esaurisce nello shock visivo, ma permane come un’inquietudine sottile.
La sfida, per ogni trasposizione animata, è sempre quella di riuscire a rendere giustizia a un tratto tanto distintivo, denso di dettagli e così visivamente statico, in un forma di espressione dinamica come l’animazione. La nuova serie sembra voler rispondere attraverso una visione d’autore, in cui l’horror psicologico si fonde a uno storytelling visivo che esalta la lentezza, il silenzio, l’attesa.
Se Maniac aveva il merito di portare per la prima volta su schermo alcune storie meno note dell’autore, Crimson sembra puntare a un livello ancora più simbolico e atmosferico, dove ogni episodio sarà forse legato da un filo narrativo comune come il sottile filo tra la morte e il desiderio di restare, incarnato dal personaggio di Karasu Ageha. Con il supporto di Crunchyroll e un comparto musicale d’eccellenza, Junji Ito Crimson si prepara a essere un’antologia dell’orrore immersiva, capace di riportare al centro l’immaginario gotico e psichedelico dell’autore più disturbante del manga contemporaneo.
