Nel grande mosaico narrativo che è One Piece, anche un piccolo dettaglio può far detonare settimane di speculazioni, con i fan che spesso studiano le molteplici vignette disegnate da Oda per trarre conclusioni e condividere la propria idea sui risvolti della storia e/o sulle origini di determinati personaggi. Questa volta è toccato a Gunko, l’inquietante Cavaliere Divino introdotta nell’arco narrativo di Elbaph. Il suo comportamento glaciale e spietato, visto per esempio con il rapimento dei bambini giganti per piegare l’intera popolazione, l’aveva già scolpita nella memoria dei lettori come una delle antagoniste più disturbanti del manga. Tuttavia, la sua mancata presentazione formale nei capitoli settimanali ha innescato un’onda lunga di teorie, culminata in una rivelazione tanto semplice quanto sconvolgente.
Con l’uscita del volume 112, prevista per il 4 luglio 2025, Eiichiro Oda ha rimesso ordine nel caos presentando ufficialmente Gunko con il nome “Saint Manmayer Gunko“, appartenente a una delle famigerate venti famiglie reali che abitano Mary Geoise. La mancata indicazione del titolo e del cognome è un errore editoriale che ha generato teorie degne di un thriller, alimentate da un alone di mistero costruito involontariamente. In un colpo solo, Oda ha confermato che Gunko è un Drago Celeste, smantellando le teorie che la volevano ex principessa ribelle, infiltrata rivoluzionaria, clone di Ginny o parente segreta di Koala.
Questo colpo di scena ha fatto crollare il castello di carte costruito dai lettori, ma ha anche aperto nuove piste intriganti. Il nome della casata Manmayer non è nuovo nella storia, in quanto un altro membro della famiglia, mai ufficialmente presentato se non tramite una rapida vignetta in cui a malapena le si vede il volto, partecipò al sadico torneo di caccia umana su God Valley, sfidando Figarland Garling a chi avrebbe ucciso più persone. L’indizio suggerisce che la malvagità sia un tratto di famiglia, quasi genetico.
Il passato immortale e le domande che ancora bruciano
La vera bomba però scoppia nei dettagli temporali. L’attuale Gunko appare oggi molto giovane, ed è ancora più piccola nella sua apparizione nel flashback in cui quello che si presume essere Brook le raccontava di voler diventare pirata, episodio risalente a più di 50 anni fa. Che si tratti di immortalità, clonazione o di una discendente perfettamente identica, la domanda sulla bocca di tutti è la seguente: chi o cosa è davvero Gunko?
A rendere ancora più inquietante la sua figura è l’interazione con Imu-sama, che negli ultimi capitoli ha preso possesso del suo corpo da lontano, trasformandola in un vero e proprio mostro spaventoso. Un dettaglio che getta ulteriore benzina su un personaggio già costruito per instillare disagio e potenza assoluta. E se davvero Gunko fosse un corpo-vettore usato da Imu per agire nel mondo reale? Nel frattempo, il fandom si interroga anche sulla connessione tra Brook e i Manmayer. Possibile che il simpatico scheletro, noto per i suoi siparietti comici, abbia un passato da Cavaliere Divino o da ex-nobile in fuga? Una possibilità che sembra folle, eppure in One Piece nulla è mai davvero fuori scala.
La pausa settimanale di Oda ha lasciato spazio a una tempesta teorica, ma il volume 112 ha fatto piazza pulita di molte illusioni. Gunko non è l’eccezione, è la regola, quella più spaventosa e profondamente aristocratica, nata dal sangue puro e dal potere più oscuro. Il suo futuro ruolo negli scontri sembra ormai scolpito nella pietra, ma la sua origine potrebbe ancora nascondere segreti capaci di ribaltare nuovamente la narrazione. E mentre Luffy e compagni continuano la loro scalata verso la verità finale, le domande che Gunko porta con sé diventano ogni giorno più pesanti.
