Dopo mesi di attesa, per TikTok è giunto il momento di cambiare nuovamente sul suolo americano: il presidente Donald Trump ha annunciato durante un’intervista al programma Sunday Morning Features di Fox News di aver trovato finalmente un acquirente per la piattaforma video di ByteDance, la cui identità sarà svelata tra un paio di settimane.
Per ora si sa soltanto che l’acquirente è un “gruppo di persone molto ricche” – e ricordiamo che di persone ricche interessate all’acquisto figurano personaggi come lo youtuber MrBeast, l’imprenditore Kevin O’Leary e l’azienda AI Perplexity – e che l’accordo dovrà avere il consenso definitivo da parte di Pechino.

Pechino potrebbe dare il suo consenso alla vendita di TikTok
Trump è fiducioso del fatto che il presidente cinese Xi Jinping darà il suo benestare alla cosa, probabilmente per via del rapporto leggermente più positivo tra le due potenze globali. Dopo aver siglato una tregua commerciale a Ginevra, Stati Uniti e Cina stanno cercando di trovare un’intesa su due argomenti fondamentali (le terre rare e la tecnologia), che metterebbe la parola fine alle forti tensioni nate in questi mesi. Le delegazioni dei due paesi hanno una sessantina di giorni per definire un’intesa più ampia, tra cui potrebbe rientrare anche la faccenda TikTok.
Negli scorsi mesi ci sono stati tentativi di trasferire le attività statunitensi della piattaforma in una nuova società che coinvolgeva Oracle., Blackstone Inc. e Andreessen Horowitz, ma la Cina non aveva approvato la cosa a causa dei dazi voluti da Trump. Rimane da vedere se Xi Jinping darà subito il suo benestare o aspetterà ulteriori dialoghi tra le delegazioni, che non sembrano essere previsti nel breve periodo.

L’odissea di TikTok è iniziata l’anno scorso, quando il governo guidato dal presidente Joe Biden aveva approvato una legge che obbligava ByteDance a cedere le azioni americane di TikTok a un’azienda del paese oppure cessare qualsiasi tipo di attività negli Stati Uniti. Biden e soci temevano che la piattaforma potesse costituire un pericolo per la sicurezza nazionale, ma ByteDance non ha mai accettato la decisione del governo, sostenendo che si trattasse di un modo per minare la libertà di parola dei cittadini statunitensi.
L’entrata in vigore della legge coincideva con l’inizio del nuovo mandato di Trump, il quale ha deciso poi di concedere più tempo a ByteDance per trovare una soluzione. La scadenza attuale per la ricerca è fissata al 17 settembre, ma visti i recenti sviluppi è probabile che prima di allora le cose saranno sistemate.