Per Pornhub e altre piattaforme di contenuti per adulti non è vita facile all’interno dei confini francesi a causa delle regole sulla verifica dell’età scelte dal governo lo scorso febbraio, con i politici d’oltralpe che minacciavano il blocco totale dei siti qualora non le avessero rispettate. Pornhub e le piattaforme appartenenti al gruppo Aylo hanno dunque reagito decidendo di auto-oscurarsi, tornando online di recente dopo una sentenza favorevole ai diritti di questo tipo di siti.
Pornhub adotta un nuovo sistema di verifica dell’età nel Regno Unito
Anche nel Regno Unito le piattaforme per adulti si sono ritrovate costrette a inserire un nuovo metodo di verifica dell’età, ma i rapporti con i politici inglesi sembrano molto meno tesi. Aylo, che ricordiamo possiede Pornhub, ha annunciato che introdurrà un migliorato sistema di controllo dell’età degli utenti per rispetto dell’Online Safety Act, che impone ai siti l’uso di metodi e tecnologie “altamente efficaci” nel controllo dell’età.

Ancora oggi, siti come Pornhub si affidano a sistemi del tutto blandi e facilmente aggirabili dai minorenni, ad esempio una semplice schermata con il tasto “Ho più di 18 anni“. Stando a dei dati forniti dall’Ofcom – Office for Communication, ovvero l’autorità delle comunicazioni britannica – l’8% dei bambini tra gli 8 e i 14 anni e il 3% dei bambini tra gli 8 e i 9 anni hanno visitato un sito o un’app pornografica nell’arco di 28 giorni.
Le opzioni di Pornhub
Per migliorare i suoi sistemi Aylo ha diverse opzioni, dal caricamento della propria carta d’identità all’uso di algoritmi di stima dell’età basati sul volto. Rani Govendere dell’NSPCC (National Society for the Prevention of Cruelty to Children) si è dimostrata entusiasta dell’adozione di queste tecnologie, in quanto allineerebbero gli standard di sicurezza a quelli adottati anche per prodotti quali alcol e tabacco.

Ovviamente non mancano anche i più scettici e critici, che temono sistemi simili possano minare gravemente la privacy, favorendo la raccolta di dati sensibili e informazioni personali. Inoltre non è da escludere che norme troppo stringenti possano spingere i giovani utenti verso siti meno regolamentati, che potrebbero nascondere contenuti più estremi. Per questo motivo si discute l’equilibrio tra sicurezza e sorveglianza, in un campo dove il margine d’errore può avere conseguenze significative.