Il traguardo del 14 ottobre 2025, data di fine supporto ufficiale per Windows 10, si avvicina, ma Microsoft ha deciso di giocare una carta imprevista. Pur mantenendo quella data come termine ufficiale, l’azienda ha annunciato sul sito ufficiale nuove modalità per prolungare la protezione del sistema operativo, offrendo aggiornamenti di sicurezza fino al 13 ottobre 2026 per gli utenti consumer. Un’estensione temporanea, ma che amplia la libertà d’azione per milioni di dispositivi ancora legati alla versione più popolare di Windows.
La proposta più interessante riguarda l’accesso gratuito al programma Extended Security Updates (ESU), tradizionalmente riservato alle aziende e a pagamento. Chi utilizza un account Microsoft e attiva l’app Windows Backup potrà ricevere gli aggiornamenti senza costi, almeno per un altro anno. In alternativa, si potranno “acquistare” gli aggiornamenti riscattando 1.000 punti Microsoft Rewards, ottenibili attraverso attività come ricerche su Bing o acquisti digitali. Una forma di gamification della manutenzione software, che trasforma l’uso quotidiano dell’ecosistema Microsoft in un valore aggiunto concreto.
Chi preferisce non seguire questi percorsi, potrà comunque accedere agli aggiornamenti pagando 30 dollari per ogni PC. Una cifra contenuta, che permette di prendere tempo prima del passaggio definitivo a Windows 11. Per semplificare l’adesione al programma, Microsoft ha anche previsto l’introduzione di una procedura guidata direttamente nel menu Impostazioni di Windows 10. Partirà dal canale Insider già da luglio, con una distribuzione progressiva a tutti entro metà agosto.
Sul versante business, le condizioni sono meno favorevoli visto che le aziende dovranno pagare 61 dollari per dispositivo per ottenere il primo anno di aggiornamenti, con costi in crescita nei due anni successivi. Lo stesso vale per le scuole, escluse dalle opzioni gratuite riservate al pubblico consumer. Tuttavia il supporto per le app Microsoft 365 su Windows 10 è stato esteso fino ad agosto 2026 per le funzionalità e fino al 2028 per la sicurezza, inclusi gli aggiornamenti per Microsoft Defender Antivirus.

Nel mondo gaming e oltre, Windows 11 accelera il sorpasso e punta al dominio globale
Nonostante l’estensione temporanea del supporto, Microsoft continua a puntare forte sulla transizione a Windows 11, definendo il 2025 come “l’anno del rinnovo dei PC”. Una spinta che trova terreno fertile in alcuni settori. Secondo in dati, infatti, Windows 11 è ora installato sul 43% dei dispositivi globali, un incremento sensibile rispetto al 34% registrato alla fine del 2024. E negli Stati Uniti il sorpasso è già avvenuto, con Windows 11 che da marzo ha superato Windows 10. La tendenza è ancora più marcata nel mondo gaming, i dati di Steam riportano che a maggio 2025 il 58,3% degli utenti giocava con Windows 11.
Un aspetto da tenere in considerazione è che l’accesso gratuito agli aggiornamenti impone l’uso dell’account Microsoft e, per chi effettua backup voluminosi, potrebbe comportare spese aggiuntive per l’espansione dello spazio su OneDrive oltre i 5GB offerti di default. Queste mosse non cancellano la fine ufficiale del supporto, ma offrono un margine di manovra concreto. In un ecosistema ancora fortemente legato a Windows 10, la strategia di Microsoft mira a bilanciare spinta all’innovazione e realismo operativo, accompagnando gradualmente l’utenza verso la nuova generazione di Windows.
