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Prezzi dei carburanti in rialzo: benzina e diesel ai massimi, per via delle tensioni internazionali

Mentre le tensioni geopolitiche in Medio Oriente si fanno sempre più pesanti, i distributori in Italia aggiornano il listino dei prezzi dei carburanti al rialzo, trascinando le medie nazionali verso valori che non si vedevano da inizio aprile. Un nuovo scatto in avanti che pesa soprattutto sui bilanci familiari e sui trasporti, con aumenti diffusi su tutte le tipologie di carburanti, dai classici benzina e diesel fino ai meno comuni Gnl e metano.

La situazione è peggiorata in apertura di settimana, in scia all’attacco degli Stati Uniti contro l’Iran e nel più ampio contesto del conflitto tra Israele e Iran. Questi eventi stanno gonfiando i prezzi internazionali del petrolio, con riflessi diretti sui carburanti raffinati e quindi sulle pompe. Sebbene il mercato avesse registrato un calo nelle quotazioni dei prodotti raffinati soltanto una settimana prima, il ribasso non è bastato a compensare gli aumenti accumulati nei giorni precedenti.

Secondo quanto rilevato da Staffetta Quotidiana, sulla base dei dati forniti dai gestori all’Osservatorio prezzi del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, il prezzo medio nazionale della benzina self service è salito a 1,748 €/litro (+0,021 euro), mentre quello del diesel ha raggiunto 1,670 €/litro (+0,036 euro). Le compagnie risultano mediamente più care rispetto alle cosiddette “pompe bianche”, che offrono prezzi più competitivi ma sempre in crescita. Nel servito, le cifre sono ancor più elevate, con la benzina che si attesta a 1,886 €/litro, mentre il diesel raggiunge 1,806 €/litro. Anche qui, le differenze tra compagnie (che arrivano quasi a sfiorare i 2 euro/litro) e pompe indipendenti sono evidenti, ma non sufficienti a salvare le tasche dei consumatori.

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Prezzi dei carburanti in rialzo: benzina e diesel ai massimi, per via delle tensioni internazionali 3

Autostrade e alternative agli alti prezzi dei carburanti: rincari ovunque, poche eccezioni

La situazione non migliora sulle autostrade, dove i rincari sono ancora più pronunciati. Chi decide di fare rifornimento in viaggio si trova davanti a una benzina self service a 1,845 €/litro, che schizza a 2,108 €/litro in modalità servita. Il diesel segue lo stesso copione, toccando 1,779 €/litro per il self e 2,047 €/litro per il servito. I carburanti alternativi registrano lievi variazioni ma restano su livelli elevati. Il Gpl si mantiene intorno a 0,707 €/litro (-0,001), con punte di 0,843 €/litro sulle autostrade. Il metano raggiunge 1,441 €/kg (+0,002), mentre il Gnl si stabilizza a 1,269 €/kg (+0,001), segnando una certa uniformità tra compagnie e pompe bianche.

Questi rincari, in un contesto in cui il costo della vita è già sotto pressione, mettono in discussione anche la tenuta delle strategie di mobilità sostenibile. Se i carburanti tradizionali rincarano, ma anche le alternative restano alte, diventa difficile per i consumatori fare scelte consapevoli ed economiche. Una dinamica che rischia di aggravare le disuguaglianze e penalizzare soprattutto chi ha meno margine di manovra.

L’instabilità internazionale, combinata con la volatilità del mercato petrolifero, lascia prevedere che i prezzi continueranno a salire nei prossimi giorni. In assenza di una decisa risposta a livello europeo su politiche di regolazione o calmieramento, la prospettiva per l’estate 2025 rischia di essere all’insegna della rincorsa continua al distributore, con il portafogli sempre più leggero.

Prezzi Medi Erogazione Carburanti
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Andrea Moffa

Andrea Moffa

Eroe numero 50 di Overwatch 2. Appassionato di notizie videoludiche. Esploro e condivido le avventure e le ultime info di questo mondo in continua espansione.

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