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MindsEye e le prime conseguenze del flop: licenziamenti previsti per 100 dipendenti, rimborsi e futuro incerto

Quando un titolo come MindsEye è firmato da Leslie Benzies, storico artefice di Grand Theft Auto, è naturale che le aspettative si impennino fin da subito. Dopo aver lasciato Rockstar nel 2016, Benzies ha fondato il proprio studio, Build A Rocket Boy, con l’ambizione di rivoluzionare ancora una volta il panorama degli open world. Il primo risultato tangibile di questa visione è proprio MindsEye, un action adventure narrativo in terza persona, pubblicato da IO Interactive Partners, lanciato ufficialmente il 10 giugno 2025 su PC e console.

Le premesse sulla carta erano interessanti, una trama ricca di misteri, un gameplay cinematografico e una produzione visivamente ambiziosa. Eppure, sin dai giorni precedenti al lancio, qualcosa ha cominciato a scricchiolare. L’assenza di recensioni ufficiali prima dell’uscita, unita all’abbandono improvviso di alcune figure chiave all’interno dello studio, hanno fatto suonare più di un campanello d’allarme. E i dubbi si sono concretizzati non appena il gioco è arrivato nelle mani del pubblico.

Bug diffusi, prestazioni instabili e un’ottimizzazione disastrosa hanno trasformato MindsEye in uno degli esordi più negativi dell’anno. L’esperienza di gioco risulta spesso frustrante, e numerosi utenti hanno cominciato a chiedere rimborsi, in un déjà-vu che riporta alla mente il caos che seguì il lancio di Cyberpunk 2077 nel 2020.

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Il caos di MindsEye miete le prime vittime

L’aria negativa era palese sin dall’abbandono dei dipendenti chiave poco prima del lancio ufficiale, tanto che era molti utenti si aspettavano in maniera quasi scontata quello che ad ora possiamo considerare a tutti gli effetti un fallimento. Le voci di un rilascio forzato e affrettato di MindsEye hanno trovato riscontro con quanto successo e ora Build a Rocket Boy vacilla già dal primo progetto. Il 23 giugno 2025 è arrivata la fatidica comunicazione divenuta fin troppo comune negli ultimi anni nell’industria: l’avvio di una procedura di licenziamento collettivo che coinvolgerà almeno 100 dipendenti a causa del disastroso lancio, definito dallo stesso studio, in una dichiarazione ufficiale della scorsa settimana, “devastante”.

Attualmente il team conta circa 300 lavoratori in UK e altri 200 tra Europa e Nord America, il che significa che il processo potrebbe colpire fino a un terzo del personale locale. Una comunicazione interna trapelata mostra il co-CEO Mark Gerhard descrivere il momento attuale come una “transizione da una fase di sviluppo intensa a una fase di supporto sostenibile“, evidenziando un ridimensionamento generalizzato delle attività e delle risorse. Lo studio ha confermato a IGN l’inizio della procedura di riduzione del personale, che prevede un periodo di consultazione previsto dalla legge del Regno Unito per tagli di tale entità, con il seguente comunicato:

Possiamo confermare di aver dovuto prendere la dolorosa decisione di comunicare al nostro team alcuni cambiamenti interni. Stiamo lavorando per ricollocare il maggior numero possibile di persone coinvolte, ma purtroppo abbiamo avviato una procedura formale che potrebbe comportare dei licenziamenti. […] Questa scelta non è stata presa alla leggera, ma è necessaria per garantire aggiornamenti continui e l’ottimizzazione delle prestazioni di MindsEye, oltre a sostenere le ambizioni a lungo termine di Build A Rocket Boy.

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Nel caos tra rimborsi e tempeste social: la difficile prova di MindsEye

In un panorama dove le politiche di rimborso digitali sono generalmente molto rigide, specialmente nel caso di Sony, che vieta i rimborsi una volta avviato il software, ciò che sta accadendo con MindsEye sorprende. Alcuni utenti stanno ricevendo effettivamente il rimborso da parte di Sony, come testimoniato da due casi resi pubblici e condivisi uno su Reddit dall’utente MasterOfMoogles1995, e su X (ex Twitter) da un altro giocatore, Wolfgang. Entrambe le richieste sono state accettate perché i tentativi di risolvere i problemi non avevano portato ad alcun risultato concreto. Sebbene MindsEye non sia stato ancora rimosso dallo store PlayStation, le concessioni straordinarie da parte di Sony indicano una situazione critica.

A rendere ancora più imbarazzante la faccenda c’è il caso dello streamer Twitch CohhCarnage. Invitato a trasmettere una sessione sponsorizzata del gioco, ha ricevuto una comunicazione all’ultimo minuto che annullava la live. Il management dello streamer ha riferito che lo sponsor aveva scelto di “rimandare l’iniziativa”. Una mossa che fa emergere come nemmeno il marketing sia stato in grado di contenere il danno d’immagine.

MindsEye è comunque acquistabile su PlayStation 5, Xbox Series X/S e PC (Steam ed Epic Games Store), con una Standard Edition da 59,99€ e una Deluxe Edition da 79,99€, quest’ultima arricchita da contenuti cosmetici e accesso anticipato a missioni extra previste nel 2025 e 2026. Ma il prezzo, in questo momento, è forse l’elemento meno rilevante per un titolo che dovrà ricostruire la propria credibilità da zero.

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Andrea Moffa

Andrea Moffa

Eroe numero 50 di Overwatch 2. Appassionato di notizie videoludiche. Esploro e condivido le avventure e le ultime info di questo mondo in continua espansione.

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